Incidente Pianoro, chi è Giorgio Zuffi, il pensionato morto nel frontale

Aveva 79 anni. Feriti i giovani alla guida dell’altra auto

Nel riquadro Giorgio Zuffi morto nel frontale a Pianoro

Nel riquadro Giorgio Zuffi morto nel frontale a Pianoro

Pianoro, 27 settembre 2019 - Ennesimo morto sulle strade. Questa volta teatro della tragedia è stata la Fondovalle Savena, quasi in corrispondenza con lo svincolo per Pianoro. Ad avere la peggio è stato Giorgio Zuffi, pensionato pianorese di 79 anni. Il terribile incidente si è verificato l’altra sera, attorno alle 19.15, quando, nei pressi del ponte della Boaria, Zuffi, al volante della sua Fiat Panda si è scontrato con una Volkswagen Golf con a bordo due ragazzi di 20 e 21 anni.  Lo scontro frontale è stato fatale per l’anziano, mentre i due giovani, entrambi della zona, sono stati trasportati, in codice di media gravità, all’ospedale Maggiore dove si trovano ancora ricoverati in medicina d’urgenza, ma non in pericolo di vita. 

Sul posto sono prontamente intervenuti i carabinieri della stazione locale, i sanitari del 118 e i vigili del fuoco che hanno dovuto estrarre Zuffi dalle lamiere dell’auto. Le cause dell’incidente sono ancora al vaglio delle forze dell’ordine. Certo è che le due vetture procedevano in direzione opposta: l’una guidata da Zuffi, l’altra da un operaio 21enne pianorese con a bordo il ventenne proprietario del veicolo. Poi lo schianto che non ha lasciato scampo all’anziano.    Zuffi era nato a Pianoro nel 1940. Poi il trasferimento a Bologna per tornare successivamente alle origini dal 1968. Il pensionato viveva con la moglie, la figlia e la famiglia lungo la Fondovalle Savena. "Era molto conosciuto in paese e lo si vedeva spesso in giro a bordo della sua Fiat Panda" racconta il sindaco del paese Franca Filippini

"La situazione nella Fondovalle Savena è grave da tempo vista la velocità sostenuta con cui i mezzi, di ogni tipo, procedono" commenta, intanto Mauro Sorbi, presidente dell’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale. "Un’eventuale soluzione attuale al problema del mancato rispetto dei limiti di velocità potrebbe essere quella adottata in molti comuni dell’area metropolitana, tra cui Minerbio, Molinella, Monterenzio, Sasso Marconi: il posizionamento degli speed check o veloOk, contenitori ben visibili che potrebbero o meno contenere dei dispositivi omologati per rilevare la velocità. Tali manufatti possono essere posizionati su qualunque tipologia di strada e hanno l’obiettivo di dissuadere gli utenti dal superare il limite di velocità. Questi contenitori svolgono una funzione educativa, perché semplicemente il vederli fa scattare nel conducente il riflesso di diminuire la pressione sull’acceleratore. E' pienamente legittimo il loro utilizzo come contenitori del rilevatore di velocità, che viene collocato a rotazione nei diversi box a disposizione del corpo di polizia» conclude, infine, Sorbi.

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