Bologna, incidente tra autobus e portapizze in via Marconi

Insorgono i ciclofattorini dopo lo scontro. L'assessore Lombardo: "Grave che il rider non sia tutelato da assicurazione, si tratta di incidente sul lavoro"

Il vetro distrutto del bus su via Marconi

Il vetro distrutto del bus su via Marconi

Bologna, 22 marzo 2018 – Paura ieri sera, poco dopo le 21, per un incidente in via Marconi: un portapizze in bicicletta è stato centrato in pieno da un autobus in transito, sfondando il parabrezza.

Stando a una prima ricostruzione dell’accaduto, il mezzo Tper della linea 97 stava procedendo in direzione piaza Malpighi quando per cause in corso di accertamento da parte della Municipale ha colpito il ciclista che proveniva da largo Caduti del lavoro.

L’impatto è stato violento, tanto di mandare in frantumi il parabrezza dell’autobus: il ciclista – un pakistano di 46 anni – è stato sbalzato a terra a trasportato al pronto soccorso con un codice di media gravità. Ache due passeggeri sull’autobus sono rimasti feriti: si tratta di un italiano di 50 anni e di un marocchino di 55, portati in ospedale per accertamenti.

Sul web, nel frattempo, è montata la polemica. “Rischiare la vita per lavorare? Non aspetteremo il morto!”, tuona dalla pagina Facebook il gruppo Riders union Bologna. “Ancora una volta un fattorino costretto a fare un lavoro che non prevede alcuna garanzia sulla sicurezza e la salute né la benché minima copertura assicurativa – prosegue il post –. Di fronte all’ennesimo episodio vogliamo urgentemente garanzie dalle istituzioni cittadine, dalle piattaforme e dai ristoranti: bisogna riconoscere il prima possibile a tutti i rider la copertura assicurativa obbligatoria e la fornitura dei dispositivi di sicurezza minimi per poter lavorare in un ambiente ad elevato rischio”.

L'ASSESSORE LOMBARDO -  “Indipendentemente dalle cause dell’incidente è grave che lui, come molti altri, non abbia un’assicurazione a sua tutela. Non si può rischiare la vita durante il lavoro e questo tipo di incidenti vanno qualificati come incidenti sul lavoro e non sinistri stradali", così l'assessore al Lavoro Marco Lombardo in una nota a proposito dello scontro che ha coinvolto il ciclofattorino. "Il Comune di Bologna, primo in Italia - continua Lombardo - si sta attivando per sollecitare un confronto con le piattaforme digitali del food delivering. Abbiamo lavorato partendo innanzitutto dalle questioni poste dai lavoratori che si sono organizzati e allargando il confronto alle organizzazioni sindacali. Abbiamo proposto la sottoscrizione di una 'Carta dei diritti fondamentali del lavoro digitale nel contesto urbano' e stiamo aspettando da Riders Union Bologna e dai sindacati le proposte di modifica e integrazioni alla bozza presentata nell’ultima riunione. Tra gli standard minimi di tutela previsti dalla Carta rientra il “diritto alla salute e alla sicurezza dei lavoratori e dei collaboratori” con l’impegno a sottoscrivere a carico delle piattaforme digitali 'un’assicurazione che copra i rischi di infortunio e malattie sul lavoro'. Una volta sottoscritta la Carta chiameremo al tavolo le piattaforme digitali".    

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