Bologna, 16 agosto 2017 - Tre anni e sei mesi per lesioni aggravate da premeditazione e uso di sostanza corrosiva. È questa la pena a cui il Tribunale di Bologna ha condannato il 36enne dipendente pubblico, originario di Savigno, che nel giugno del 2016 aveva avvelenato a Valsamoggia la compagna, una infermiera di 34 anni, incinta alla 30esima settimana diluendo in una Coca Cola un detersivo per lavastoviglie.
L'uomo è stato invece assolto da tentato procurato aborto perché il fatto non sussiste.La donna si sentì subito male, vomitò e fu portata d’urgenza al Maggiore, dove per fortuna si riprese e, soprattutto, i medici accertarono che il bambino non aveva subito danni, tanto che poi la gravidanza fu portata a termine.
"Siamo soddisfatti per l'assoluzione per il reato di tentato procurato aborto in accoglimento delle tesi difensive da sempre propugnate - hanno commentato gli avvocati Patrizio Orlandi e Simone Zambelli - Attendiamo le motivazioni della sentenza per le valutazioni circa l'impugnazione. Ora confidiamo che su questa triste vicenda cali al più presto l'oblio nell'interesse di tutti i soggetti coinvolti".
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