Influenza Bologna, medici di famiglia in trincea: "Casi in aumento e febbre a 40"

Salvatore Bauleo, segretario provinciale della Fimmg, sull’ondata che quest’anno è arrivata in anticipo "Sta colpendo tutti, dagli anziani ai giovani: virus estremamente aggressivo con chi non è vaccinato"

Bologna, 8 dicembre 2022 - I casi di influenza stanno aumentando giorno per giorno e la febbre può arrivare tranquillamente a 40. Senza fare differenze: colpiti non solo gli anziani ma anche tanti giovani.

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Salvatore Bauleo, segretario provinciale della Fimmg
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Come è la situazione, dottore?

"Le sindromi influenzali sono in netto aumento, pensi che solo oggi (ieri per chi legge) ho sentito sei dei miei pazienti che avevano tutti l’influenza. Ma ogni giorni sono almeno quattro. Pensi che generalmente vengono mediamente registrati 14 casi ogni mille abitanti: in questo momento nelle nostre zone abbiamo superato i venti per mille abitanti", racconta Salvatore Bauleo, segretario provinciale per la Fimmg, la Federazione dei medici di medicina generale.

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Che tipo di virus è?

"Quest’anno l’influenza è stata chiamata ’Australiana’ ed è molto aggressiva: la febbre non di rado arriva anche a 40. Chiaramente è molto aggressiva nei confronti di chi non ha fatto il vaccino. C’è qualche caso di pazienti che si sono vaccinati e hanno ugualmente contratto il virus, ma in modo molto blando".

Perché quest’anno il virus è così aggressivo?

"E’ sicuramente molto virulento ma c’è anche il fatto che le persone arrivano da due anni in cui l’influenza, praticamente, non ha circolato. Questo a causa delle chiusure come effetto della pandemia e per l’uso delle mascherina. Questo ha fatto sì che in questo biennio non si formasse una memoria anticorpale, quindi le persone si sono ritrovate con le difese immunitarie più scoperte".

Come stanno rispondendo le persone alla campagna antinfluenzale?

"Dipende molto dall’organizzazione degli ambulatori medici. Noi, nella nostra struttura facciamo chiamate dirette oppure non appena il paziente arriva in segreteria magari per ritirare una ricetta, gli viene fissato l’appuntamento per il vaccino e, in diversi casi, viene fatto anche quello anti Covid".

Secondo Luigi Bagnoli, presidente dell’Ordine dei medici di Bologna, la diffusione del virus è stato anche determinato dal ritardo in cui molte persone hanno effettuato il vaccino, questo perché "magari avevano da poco fatto quello anti Covid, quindi hanno preferito aspettare. Ma adesso che vedono i tanti casi in giro, stanno correndo ai ripari".

 

 

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