Influenza a Bologna, Federfarma: "Molti medicinali non si trovano"

Il presidente Massimiliano Fracassi: "Difficoltà soprattutto per quanto riguarda i farmaci per bambini Carenza di molte materie prime e persistenza del Covid, le case di produzione sono in difficoltà"

Bologna, 7 dicembre 2022 - Tachiripina , antibiotici, ibuprofene, sciroppi antinfiammatori: sono alcuni dei medicinali che iniziano a scarseggiare anche nella farmacie del Bolognese.

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Il presidente di Federfarma Bologna, Massimiliano Fracassi
Il presidente di Federfarma Bologna, Massimiliano Fracassi

L’arrivo in deciso anticipo dell’influenza sta contribuendo a questa carenza?

"Sicuramente questa è una delle cause, ma non è l’unica. Occorre parlare di concause", risponde Massimiliano Fracassi, presidente di Federfarma Bologna.

Ce le può spiegare?

"Oltre all’influenza non bisogna dimenticare i casi di Covid per i quali determinati farmaci vengono impiegati. Poi c’è una carenza di materie prime che va avanti già da un po’ di tempo".

Per materie cosa intende? Prin cipi attivi o materiali da confezionamento?

"Ad esempio manca l’alluminio per i blister, ma ci sono anche problemi a produrre determinati prodotti soprattutto per i bambini. I medicinali destinati ai più piccoli sono in numero inferiore rispetto a quelli per gli adulti perché a un bambino deve somministrare uno sciroppo nel caso di febbre, mal di gola: non puoi dargli la pastiglia di antinfiammatorio. Un altro prodotto che sta mancando sono le gocce di base di vitamina D".

Quali altri medicinali scarseggiano e che in questo momento sono molto ricercati?

"Come abbiamo già detto sciroppi antinfiammatori e bustine oro-solubili per i bambini, poi iniziano a scarseggiare ibuprofene, antibiotici, paracetamolo. Quando la domanda di questi medicinali è nella norma ce la facciamo anche con la carenza di materie prime che, come vediamo, investe tutti i settori. Ma se ci sono situazioni in cui la domanda si alza molto iniziano a emergere problemi".

Cosa si può fare?

"Intanto le farmacie stanno cercando, per quello che possono, di produrre loro alcuni farmaci (la cosiddetta ’produzione galenica’, ndr), ma è chiaro che le quantità sono limitate".

Le case farmaceutiche come stanno rispondendo a queste richieste di medicinali?

"Stanno dicendo che con l’inizio del nuovo anno le cose dovrebbero migliorare. Probabilmente stanno già calenderizzando nuove produzioni. Ma è chiaro che bisogna passare questo mese di dicembre e non c’è dubbio che questa ondata influenzale, arrivata con un netto anticipo, visto che, in genere, non è praticamente mai arrivata prima di gennaio/febbraio, a volte è giunta anche a marzo: quest’anno i casi sono iniziati verso fine novembre".

Quali suggerimenti si possono offrire ai cittadini?

"Fare l’antinfluenzale. Anche molte farmacie sono scese in campo per somministrarla. In questo modo si è protetti".

 

 

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