Infortunio sul lavoro, operaia costretta a non denunciare: 4 a processo a Bologna

Si tratta di dirigenti e responsabili della Magneti Marelli di Crevalcore. La donna si era ferita con un trapano industriale

L'ingresso della Magneti Marelli

L'ingresso della Magneti Marelli

Bologna, 28 gennaio 2022 -  Avevano spinto una lavoratrice a non denunciare un infortunio sul lavoro e a mettersi in malattia, riferendo di essersi fatta male in casa: ora quattro persone, dirigenti e responsabili della Magneti Marelli di Crevalcore, sono stati rinviati a giudizio a Bologna. Ne dà notizia la Fiom-Cgil, che si è costituita parte civile nel processo avviato per i reati di estorsione e lesioni colpose per infortunio.

Nell'udienza preliminare si è costituita anche la lavoratrice infortunata: si era ferita con un trapano industriale mentre stava lavorando. Il fatto emerse nel 2020, quando i carabinieri denunciarono i presunti responsabili.  Il dibattimento inizierà il 20 settembre 2022.

"Ancora una volta - commenta il sindacato - si conferma come, di fronte a un mondo del lavoro attraversato da pericolose sottoculture dell'illegalità e dell'abuso, serva coerenza e determinazione".

Marelli commenta così la costituzione di parte civile della Fiom Cgil: "C'è un procedimento giudiziario in corso e abbiamo totale fiducia nell'operato della magistratura. L'approccio e lo spirito dell'azienda è ed è stato sempre improntato al rispetto delle norme e delle persone". 

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