Inquinamento, tutti i dubbi sul Passante

A sentire Comune e Regione tutto ciò che andava fatto per garantire a priori la salute dei cittadini, l’impatto ambientale, i rischi di inquinamento è stato fatto. Però molti dubbi restano e difficilmente si diraderanno fino a che l’allargamento della tangenziale (preferito al Passante nord) sarà davvero operativo. Secondo i comitati e i rappresentanti dell’opposizione, che a loro volta citano altri esperti e altri studi, l’inquinamento verso la città non diminuirà, ma anzi sarà più forte. L’anno scorso una rete civica di cittadini che si è data un nome significativo, Aria pesa, ha presentato una petizione con 2.000 firme con cui si chiedeva il monitoraggio dello smog e la valutazione di impatto ambientale. Per quel che valgono, le rassicurazioni sono arrivate. Intanto sono già partiti i lavori preliminari, cioè i piccoli cantieri. A maggio è previsto un ultimo passaggio del progetto al Ministero dei Trasporti per poi procedere con gli espropri. I grandi cantieri sono per ora in agenda per giugno-luglio del 2024. Oramai il dado è tratto. Un’opera per rendere più fluido il traffico è necessaria e quindi bisogna andare avanti su questo progetto, sperando che tutti gli accorgimenti messi in campo siano davvero efficienti. Come scrisse Alessandro Manzoni nella parte centrale dell’ode Il cinque maggio, ai posteri l’ardua sentenza. Nel caso del Passante bolognese i posteri siamo noi.

mail: beppe.boni@ilcarlino.net

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