Insegue rivale con la mannaia Arrestato dai carabinieri

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Lo ha inseguito, armato di mannaia, lungo via Matteotti. Finché l’altro, per fuggire, è salito su un bus di linea 27. È stato il conducente dell’autobus Tper, l’altra sera, a chiamare i carabinieri, per evitare che la situazione, già pericolosa, degenerasse e qualcuno si facesse male seriamente. Protagonista della serata folle, un marocchino di 26 anni, che nell’ultima settimana ha arricchito notevolmente il suo curriculum con denunce e arresti. L’ultimo atto si è svolto ieri sera e si è concluso alla Dozza, dove il ragazzo è stato accompagnato dai carabinieri del Radiomobile, che lo hanno arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e porto di oggetti atti ad offendere.

Il ventiseienne è stato fermato dopo aver tentato la fuga, buttando via anche l’arma, che è stata recuperata dai militari. Non è chiaro perché stesse inseguendo l’altro, anche lui d’origine nordafricana, che è scappato prima dell’arrivo dei carabinieri. La certezza è che fosse in stato di alterazione e molto agitato. Identificato, è risultato anche irregolare sul territorio, tanto che è stato segnalato all’ufficio immigrazione per valutare la sua posizione ai fini di un’eventuale espulsione. Perché l’inseguimento con la mannaia è stato la ‘ciliegina’ di una settimana agitata. Infatti, il ventiseienne il giorno precedente era stato denunciato dalla polizia ferroviaria per aver molestato una ragazza a bordo di un treno e, appena qualche giorno prima, era finito ancora nei guai per aver minacciato, armato di un coltello, dei passanti in piazza XX Settembre. Una serie di condotte che, unite ai suoi precedenti specifici, hanno aggravato ancora la sua posizione.

n. t.

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