
Stalking a Vergato: l’aggressione alla troupe di 'Pomeriggio Cinque’ e, nel riquadro, Giovanna De Felice
Vergato (Bologna), 1 febbraio 2025 – Dopo l’intervento di quotidiani e tv sembra essere finito l’incubo per Giovanna De Felice, la 44enne parrucchiera che, da mesi, viveva nella paura dopo aver preso casa a Vergato. Il suo stalker, un 25enne con problemi psichiatrici già noti, è stato fermato e trasferito in una struttura di salute mentale. Il giovane è stato anche denunciato per danneggiamento.
È stato, inoltre, attivato, il protocollo ‘codice rosso’ per tutelare la 44enne nei confronti del giovane vicino. Ma torniamo ai fatti. La De Felice mesi fa aveva lasciato Bologna per trasferirsi nella quiete delle prime montagne dell’Appenino di Vergato. Quello che doveva essere un luogo di pace si è presto trasformato nel peggiore degli incubi: il 25enne, infatti, aveva da subito preso di mira la donna perseguitandola, lanciando oggetti contro le porte e le finestre di casa sua.
Non lasciandola, a tutti gli effetti, vivere una vita normale, ma giornate intere di paura. A parlare con la De Felice, due giorni fa, era andata anche una troupe di ‘Pomeriggio Cinque’. E proprio loro, per le vie del paese, poco dopo, avevano rintracciato il 25enne. Da qui la situazione è degenerata ulteriormente. Il giovane, infatti, si è mostrato da subito molto aggressivo: dapprima ha intimato alla troupe di allontanarsi, poi ha spintonato l’operatore, strappato all’inviata il microfono più volte per, poi, lanciarlo a terra e minacciare la De Felice con frasi inquietanti in diretta televisiva: "La signora è morta o no?". Sul posto sono arrivate le forze dell’ordine, avvisate dagli inviati che hanno sporto denuncia per quanto accaduto.

A parlare è la stessa 44enne: "Al momento sono serena, ma dopo, quando tornerà, cosa succederà? Se nessuno aveva mai fatto niente fino ad ora chi mi assicura che dopo questa persona verrà allontanata definitivamente da me e da casa mia? Io era da tempo che dicevo al sindaco e al vicesindaco quanto stava succedendo, e ci ho pensato tanto prima di metterci la faccia, ma era l’unica soluzione perché tutti dicevano che sarebbero intervenuti e, invece, non hanno fatto nulla. Ma un ragazzo così, come può essere lasciato a vivere da solo in un condominio? Senza che qualcuno lo segua a dovere saremo punto e a capo. Quando sono arrivata a Vergato, nel condominio c’erano altre persone, poi ho notato che piano piano hanno iniziato a sparire. Quando se ne sono andate tutte lui ha iniziato ad accanirsi contro di me, evidentemente perché con loro lo aveva già fatto a tal punto da farli scappare. Io sono venuta a vivere qui per necessità, pensando che la vita sarebbe migliorata e invece è diventata un incubo".