Italia Polonia, risse e striscioni sequestrati. La notte brava dei tifosi polacchi

Tanti senza biglietto, ma carichi d’alcol

Italia Polonia, i tifosi polacchi al Dall'Ara (LaPresse)

Italia Polonia, i tifosi polacchi al Dall'Ara (LaPresse)

Bologna, 9 settembre 2018 -  «Chi ha fatto palo?», urlava Ugo Fantozzi, arrampicato sulla finestra di uno sconosciuto, per riuscire a strappare qualche attimo di Inghilterra-Italia. Per il ragioniere finiva male, a una quarantina di polacchi arrivati (senza biglietto) a Bologna per la prima partita della Nation League, è andata meglio: identificati e rispediti a casa. Malgrado anche loro abbiano tentato di arrampicarsi a casa di disgraziati residenti di via Menabuoi e qualcuno, novello Tarzan, abbia scalato i tornelli del Dall’Ara, sedendocisi soddisfatto sopra.

L’esuberanza alla birra dei circa 2000 tifosi polacchi è stata contenuta bene dall’imponente dispositivo di ordine pubblico allestito dalla Questura: 250 gli uomini impiegati (circa 200 soltanto quelli del Reparto mobile e del Battaglione dei carabinieri), comprese le specialità. Ossia cinofili, artificieri, elicotteristi, unità operative di primo intervento, scorte, stradale oltre a Digos e dirigenti. Tutti impegnati a seguire gli spostamenti delle nazionali italiana e polacca e soprattutto dei tifosi, con la collaborazione dei colleghi stranieri.

La giornata di calcio e festa è filata liscia: prima del match, un corteo di un centinaio di supporter della Polonia, che intorno alle 16 aveva improvvisato un corteo in centro, da piazza Maggiore, è stato scortato fino a via Porta Nova, caricato sui bus e portato allo stadio. Poi la polizia, con un contingente del Reparto dedicato esclusivamente al dopo partita, è intervenuta pure su due risse (una in un locale di via Righi, l’altra in via Ferrarese) e alla stazione, dove una ventina di polacchi voleva salire, senza avere il biglietto, su un treno per tornare a casa. Con l’aiuto della Polfer, gli ultrà sono stati dirottati su un treno successivo. E la flotta biancorossa ha abbandonato Bologna.

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