Italrugby, nuova maglia targata Macron. Il ct Quesada: "Ci aspettano tante sfide"

La soddisfazione del ceo Pavanello: "Siamo un’azienda orgogliosamente italiana. Un grande onore vestire la nazionale"

Italrugby, nuova maglia targata Macron. Il ct Quesada: "Ci aspettano tante sfide"

La soddisfazione del ceo Pavanello: "Siamo un’azienda orgogliosamente italiana. Un grande onore vestire la nazionale"

Il Rinascimento dell’Italrugby nella maglia e si spera ovviamente nei risultati. Ieri alla Macron è stata presentata la nuova maglia della nazionale italiana a conferma del legame indelebile che unisce l’azienda di Crespellano e la Federazione Italiana Rugby da oltre 7 anni. "Da tanti anni siamo sponsor dell’Italrugby – conferma Gianluca Pavanello, Ceo Macron –. Siamo un’azienda orgogliosamente italiana ed essere lo sponsor della nazionale ci fa grande onore e ci dà responsabilità. Il rugby è uno degli sport principali nel mondo e vestiamo moltissime nazionale: nell’ultimo mondiale 7 su 20 e tutti gli arbitri".

Macron è tradizione ma, al tempo stesso, innovazione. "Facciamo della qualità e del design la nostra bandiera – sottolinea Pavanello –. L’impegno inizia tanti mesi prima dalle uscite delle maglie, adesso stiamo lavorando già a quelle della prossima stagione. Venendo al rugby, quella della nazionale, è una maglia che fa del blu la propria bandiera e, personalmente, la ritengo una delle maglie più belle e meglio riuscite. Speriamo sia vincente come quella scorsa. La maglia è un insieme di tessuti, oggi sono oggetti molto performanti con un’evoluzione enorme. Siamo orgogliosi del nostro lavoro". Rugby in primis, ma non solo, in casa Macron. "Seguiamo tantissime discipline e di alto livello – osserva Pavanello –. Siamo contenti di essere in Champions con il Bologna che sponsorizziamo da oltre 20 anni. Nel basket più recentemente, ma altrettanto importante, l’accordo con la nazionale".

La nuova maglia della nazionale sarà damascata, unica nel suo genere, con l’inciso "stingiamoci a Coorte l’Italia chiamò" del Canto degli Italiani ricamato sul colletto. Sul retro l’immagine della "Creazione di Adamo" di Michelangelo nella Cappella Sistina che vuole simboleggiare il rinascimento dell’Italrugby. Una conferma, dopo l’ultimo 6 Nazioni, che passa dalle prestazione degli azzurri guidati dal ct Gonzalo Quesada.

"Il test match con l’Argentina è una nuova tappa nel processo cominciato con questo gruppo dopo il Mondiale e il Sei Nazione – spiega Quesada –. Vogliamo lavorare in modo profondo sulla nostra identità e allo stesso tempo avere un’evoluzione nel nostro gioco. A novembre abbiamo di fronte tre test difficilissimi con Argentina, Nuova Zelanda e Georgia: per noi sarà una bellissima opportunità per continuare a crescere". La prima a indossare la nuova maglia sarà la nazionale femminile, il 14 settembre, nella sfida amichevole col Giappone in programma a Piacenza. "Abbiamo iniziato a prepararci da inizio estate, sarà una stagione lunga e impegnativa – sottolinea il capitano Elisa Giordano –. Continuiamo a lavorare e cerchiamo di metterci sempre più impegno e dedizione per arrivare pronte al Mondiale ad agosto". Sulla prima con la nuova maglia a parlare è invece la compagna di squadra Alyssa D’Incà: "E’ sempre un onore vestire la maglia azzurra, essere le prime a vestire la nuova maglia, sarà un orgoglio ancora maggiore".

Filippo Mazzoni