’Italy sound classic’: tre giorni di concerti e incontri per i giovani

Al Volvo congress center ci saranno Paolo Fresu,. Enrico Melozzi, Peter Stark. e Alessandra Abbado

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Avvicinare i più giovani alla musica classica, cercare un nuovo pubblico e ‘accompagnarlo’ alla scoperta di partiture considerate élitarie e museali. E invece capaci di trasmettere sensazioni, passioni, conoscenze altrimenti destinate solo agli ascoltatori adulti e privilegiati. Era il desiderio di due grandi Maestri il instancabile lavoro, Bologna ha avuto la fortuna di ospitare: Claudio Abbado e, subito dopo, il suo allievo Ezio Bosso. Entrambi mossi dalla consapevolezza che, come diceva il pianista scomparso nel 2020, la musica ha il potere, con la sua bellezza, di rigenerare non solo i cuori, ma anche i luoghi. Per questo è significativo che sia proprio la città a ospitare la prima edizione di una manifestazione, ‘Italy Sounds Classic’ che Bologna Fiere organizza, da oggi all’11 giugno negli spazi del Volvo Congress Center (Piazza Costituzione, 4). Tre giorni immaginati come un incontro tra chi la musica la studia, nei Conservatori e negli istituti superiori di studi musicali della regione e chi la pratica professionalmente, sia nella didattica che nei concerti. La formula è accattivante, non fosse altro che per la promessa di ‘speed dating’ mirati a mettere in contatto chi vorrebbe fare della classica il proprio lavoro e chi già ne ha fatto una scelta di vita.

Grazie anche ad alcune personalità che sono riuscite a uscire dal territorio tradizionale del loro linguaggio creativo per conquistare nuovi ascoltatori. E’ il caso di Paolo Fresu, trombettista, ma anche discografico, organizzatore, curatore di festival, la cui esperienza è un patrimonio prezioso per restituire linfa vitale al jazz, grazie anche al suo costante dialogo con le istituzioni. O di Enrico Melozzi, violoncellista, ‘inventore’, con Giovanni Sollima dei Centocellos, ma anche arrangiatore e stretto collaboratore di artisti come Anastasio e Maneskin. Saranno loro, insieme ad altri professionisti internazionali, come Peter Stark, docente di direzione d’orchestra al Royal College of Music di Londra a rispondere il 10 giugno, dalle 10 alle 19, alle domande dei giovani all’interno del laboratorio ’Professione Musicista’. E, a proposito del lascito culturale di Claudio Abbado, la figlia Alessandra Abbado, introdurrà oggi alle 17, il convegno sulla ’Musica che cura’, voluto dalla Fondazione Policlinico Sant’Orsola. Sabato 11 la parte didattica sarà dedicata alla gestione della performance, con ospiti come Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca e Maria Gabriella Ceracchi, responsabile Radio Tre Classica. Gran finale l’11 sera (ore 21), con il concerto dell’Orchestra del Conservatorio, solisti Antonello Farulli, viola e Roberto Noferini, violino, direttori Alberto Caprioli e Davide Trolton. Tutto il programma su https:eventsfactoryitaly.iteventoitaly-sounds-classic

Pierfrancesco Pacoda

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