Ivo Gandolfi morto, addio allo chef amico dei big dello sport

Ucciso dal Covid a 75 anni. Dopo la mitica Braseria di via Testoni aveva aperto nel 2010 'al Campione' a Porta Lame

Ivo Gandolfi

Ivo Gandolfi

Bologna, 7 novembre 2020 - Ivo Gandolfi per i bolognesi era semplicemente Ivo. Anzi: Ivo della Braseria. Mai identificazione tra un ristoratore e il suo locale sotto le Due Torri è stata così fertile e simbiotica come il connubio tra il cuoco Gandolfi e il suo ristorante in via Testoni, un sodalizio felice che per quarant'anni ha messo in tavola calciatori, cestisti, Vip e gente comune che transitava sotto le Due Torri.

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Ivo Gandolfi si è spento questa sera all'età di 75 anni, dopo una dura battaglia di due settimane contro il Covid condotta nella terapia intensiva dell'ospedale Sant'Orsola. Da tempo conviveva con seri problemi di salute, che avevano tolto un po' di smalto alla sua innata passione per la cucina. Dalla 'Braseria', dopo una lunga e gloriosa militanza negli ultimi anni portata avanti insieme al figlio Simone, Gandolfi si era congedato burrascosamente nel 2010 per dar vita a una nuova creatura, 'Al Campione', ristorante-enoteca che aveva inaugurato a Porta Lame insieme al socio Beppe Signori, il Beppegol rossoblù col quale l'amicizia era nata ai tempi dell'avventura europea del Bologna di Giuseppe Gazzoni.

Nel novembre di un anno fa Ivo aveva lasciato 'Al Campione', accompagnato dai ricordi di mezzo secolo tra i fornelli. Sono tanti gli amici del calcio e di quello dei canestri che oggi lo piangono, con la vivida nostalgia della sua cotoletta, emblema della bonomia grassa e paciosa di una città di cui Ivo è stato impareggiabile alfiere tra i fornelli.  

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