Johns Hopkins Bologna, donazione di 100 milioni da parte di un ex studente

Il denaro arriva dai filantropi scozzesi James e Morag Anderson: servirà per ampliare gli spazi, avere più docenti e più borse di studio per formare la prossima generazione di esperti internazionali

Donazione di 100 milioni alla Johns Hopkins di Bologna

Donazione di 100 milioni alla Johns Hopkins di Bologna

Bologna, 9 dicembre 2022 - Il più grande contributo privato a un’università in Italia. È la donazione di cento milioni di dollari da parte di James e Morag Anderson, che trasformerà il campus bolognese della ‘School of Advanced International Studies’ (Sais) della Johns Hopkins University in un centro multidisciplinare.

Un’espansione di circa tremila metri quadrati ad alto impatto trasformativo, che offrirà nuove opportunità a docenti, ricercatori e studenti europei, ampliando e aumentando la relazione tra Usa ed Europa. "La donazione ci permetterà di crescere a partire dalla nostra tradizione, espandendo su scala globale l’impatto della prima università di ricerca americana", dice Ronald J. Daniels.

In un momento di difficoltà economica e sociale, l’offerta dei filantropi Anderson mostra l’importanza dell’educazione e dello studio, che inizia nel '200: "Ho studiato alla Sais Europe nel 1981, e Bologna è incredibile- spiega James Anderson-. Chi può donare, deve farlo. Bisogna permettere agli studenti più talentuosi di studiare, indipendentemente dalle loro possibilità economiche".

Anderson è un investitore con sede a Edimburgo, ed è presidente dell’Advisory Council della Johns Hopkins. Il sostegno dei due coniugi inizia nel 2001 e la nuova sede porterà il loro nome. Il campus bolognese, che oggi ospita 206 studenti, amplierà gli uffici e gli spazi di incontro e di comunicazione, come strutture per conferenze ed eventi; ci saranno maggiori aule e laboratori per continuare a garantire la qualità dell’istruzione, grazie anche all’assunzione di nuovi insegnanti. Una fonte di speranza e orgoglio per Michael Plummer, direttore di Sais Europe:

"Vogliamo essere un’università internazionale – conclude Plummer-. C’è una buona relazione con Unibo, che è diventata ancora più internazionale, scambiando le nostre offerte. L’ampliamento è un modo per aprirci alla città.

"Una donazione rivoluzionaria"

"La donazione di James e Morag Anderson è rivoluzionaria. Sais Europe potrà affermare ulteriormente il suo ruolo di centro nevralgico per la ricerca, l'apprendimento e le politiche pubbliche in un momento critico della storia globale. Tra i contributi filantropici privati più significativi a beneficio dell'istruzione accademica in Europa e il più importante a livello italiano, esso esprime la convinzione degli Anderson che le università possono svolgere un ruolo unico nel plasmare e rafforzare la società democratica", Spiega Ronald J. Daniels, presidente della Johns Hopkins.

James Anderson, investitore di Edimburgo, è presidente dell'Advisory Council della Johns Hopkins University Sais Europe e membro del consiglio di amministrazione dell'università. Ex studente, è alumno e sostenitore di lunga data della scuola. "Sais Europe mi ha insegnato che per i leader è fondamentale ragionare in modo critico e creativo sui problemi complessi che non hanno risposte facili", riconosce il filantropo. "Credo che sia essenziale permettere agli studenti più talentuosi e motivati di studiare con i nostri docenti a Bologna, indipendentemente dalle loro disponibilità economiche, e creare opportunità per amplificare l'impatto della Johns Hopkins oltre i confini e gli oceani", aggiunge.

Centro di ricerca interdisciplinare e dinamico

La Johns Hopkins di Bologna è stata fondata nel 1955 con un particolare focus sugli affari internazionali e i contesti di cooperazione transnazionale e di pace, in un momento critico dello sviluppo dell'ordine mondiale del dopoguerra. La donazione degli Anderson rafforzerà la scuola nel ruolo di quale hub europeo della Johns Hopkins, creando un centro di ricerca interdisciplinare e dinamico. Come riconoscimento per la loro donazione, l'università intitolerà la sede di Bologna "James and Morag Anderson Campus".

Nuove assunzioni, borse di studio e sostegno finanziario agli studenti

Grazie al contributo, la Johns Hopkins potrà dare gambe al piano strategico Vision 2030, che prevede l'assunzione a tempo pieno di nuovi docenti, in particolare in molte aree programmatiche chiave (studi mediterranei, rischio globale-analisi del rischio, sviluppo sostenibile e clima, studi europei, nuove tecnologie e relazioni internazionali, organizzazione industriale, finanza e mercati).

L'attuale Fondo per l'integrazione, creato nel 2017 grazie a una precedente donazione degli Anderson, sarà ampliato così da sostenere fino a 20 programmi di scambio annuale riservati a docenti e personale amministrativo tra Washington, Nanchino e Bologna. La donazione finanzierà, inoltre, nuove borse di studio per gli studenti del master biennale che trascorreranno un anno a Bologna e un anno a Washington, nonché nuove borse di studio per gli studenti che frequenteranno gli altri programmi di master di uno o due anni nel campus di via Andreatta.

Gli attuali studenti dei programmi di laurea della Johns Hopkins beneficeranno di un potenziamento del Tuition Fund, che fornisce un sostegno finanziario agli studenti che conseguono sia la laurea alla Johns Hopkins University che il master alla Sais nell'arco di cinque anni. La donazione degli Anderson amplierà questo fondo e rafforzerà il sostegno accademico e istituzionale del programma.

Infine, l'edificio che ospita la Johns Hopkins di Bologna sarà ampliato con 3.000 metri quadrati aggiuntivi: il campus includerà più spazi di incontro, strutture per conferenze, un centro linguistico, ulteriori aule ed uffici, fondamentali sia per i docenti in visita da Baltimora e Washington, sia per gli attuali docenti e lo staff.

Il focus sulla politica internazionale

Johns Hopkins Sais, costantemente posizionata tra le migliori istituzioni per lo studio della politica internazionale, dell'economia e delle lingue straniere, conta attualmente più di 1.100 studenti in oltre 20 programmi tra Washington, Nanchino e Bologna e ha oltre 20.000 alumni che ricoprono ruoli di leadership in tutto il mondo (8.500 hanno trascorso almeno un anno del loro percorso formativo a Bologna). La scuola di Bologna conta circa 200 studenti provenienti da 40 Paesi. 

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