Bologna, killer di Budrio, lo sconforto della vedova del barista. "Non lo troveranno"

Lo sfogo della moglie di Davide Fabbri, Maria Sirica, sulla fuga di Norbert Feher

Maria Sirica, vedova di Davide Fabbri

Maria Sirica, vedova di Davide Fabbri

Budrio, 23 aprile 2017 - «Non lo troveranno. Io la penso così». Maria è diretta e molto sconfortata. Dal primo aprile, da quando cioè Norbert Feher, alias Igor Vaclavic, ha ucciso Davide Fabbri, il barista di 52 anni del bar Gallo, alla Riccardina di Budrio, sono già passate tre settimane. Settimane difficili per Maria Sirica, moglie del cinquantaduenne. Giorni che si sono trasformati in un’attesa lunga, infinita, vissuta con la speranza di vedere in manette il killer serbo che le ha portato via il marito: «Queste ricerche stanno diventando una farsa – dice Maria, da dietro il suo bancone del Bar Gallo –. Avrebbero dovuto già prenderlo». Parole che arrivano a distanza di un giorno dalla visita a Budrio e Molinella fatta dal ministro dell’Interno Marco Minniti, contestato da alcuni amici di Davide Fabbri (VIDEO), proprio perché dopo tre settimane il killer non è ancora stato preso.

FOTO e VIDEO Il ministro Mimmiti contestato dagli amici della vittima

Dopo la morte di Davide, intanto, Maria ha provato a ripartire. La donna, infatti, ha reagito, decidendo di riaprire il bar undici giorni dopo l’omicidio del marito, stretta nell’abbraccio dei famigliari e degli amici che ieri, come tutte le mattine, affollavano il bar. «Proviamo ad andare avanti, piano, piano. Un passo alla volta, come fanno i bambini – spiega Maria –. Fortuntamente ci sono gli amici che mi danno man forte e mi stanno vicini». Quando poi, però, si prova a parlare di Davide e di tutto quello che è successo in queste tre settimane, Maria abbassa lo sguardo: «Scusate, non voglio essere maleducata, ma preferisco non dire più nulla».

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