Up Andrea Costa
84
Fidenza
67
UP ANDREA COSTA : Pavani, Restelli 12, Benintendi ne, Toniato 8, Filippini 10, Klanjscek 34, Chiappelli 2, Martini 9, Fea 1, Sanguinetti 4, Zedda 4. All. Angori.
FOPPIANI FIDENZA: Galli, Valsecchi 2, Restelli 8, Ghidini 8, Scattolin 4, Diarra 6, Valdo 20, Banella, Bellini 3, Ranieri 4, Pezzani, Mane 12. All. Bizzozi.
Arbitri: Villa e Martinelli
Note: parziali 32-19; 58-33; 73-46. Tiri da due: 20/35, 19/39. Tiri da tre: 10/25; 10/27. Tiri liberi: 14/19; 11/18. Rimbalzi: 41; 35.
Buonissima la prima per l’Up Andrea Costa. I biancorossi vincono e convincono all’esordio in campionato grazie alla forza balistica di un Klanjscek già calato nel ruolo di leader di un’Andrea Costa che ha mostrato concentrazione per tutta la gara contro una Fidenza forse troppo giovane. Mercoledì ad Agrigento sarà un’altra musica, ma intanto il pubblico biancorosso (tra cui anche l’applauditissimo ex Emanuele Di Paolantonio) inizia con un sorriso.
"Nuove facce, stessa maglia da onorare, carica ragazzi, lottare" recita lo striscione esposto dalla curva imolese (ne esporranno un altro a sostegno delle popolazioni colpite dalle ultime alluvioni). Lo prende alla lettera lo sloveno Klanjscek che si carica subito i suoi con il 7-0 di un’Imola ispirata in attacco (11-3 al 7’). L’intensità degli ospiti e qualche persa di troppo favorisce il rientro di Fidenza a cui i biancorossi rispondono con la zona e una serie di triple a coronare la buona circolazione di palla. L’Up raggiunge il meritato +16 (35-19) in avvio di secondo quarto con coach Angori che intanto dà spazio a tutti i suoi uomini. Fidenza vive di qualche sortita per rintuzzare ma i padroni di casa si riassettano e davanti Klanjsceck trova la via del canestro da ogni posizione del campo (25 a metà gara) facendo lievitare il vantaggio biancorosso oltre il ventello all’intervallo. Gli ospiti provano il recupero e un 9-2 firmato da Valdo vale il 60-42 al 23’, con il pubblico acceso da una mancata fischiata su Toniato. Un momento di sbandamento che Imola sistema ritrovando incisività in attacco e quell’intensità in difesa che permette di consolidare un vantaggio che supera i 30 punti in un ultimo quarto che scivola via tranquillo.