Cocaina dal Perù, arrestato l'ultrà del Bologna Kuscino. Chi è

Nuovi guai giudiziari per leader della curva e fondatore dello storico gruppo dei Mods, ora è ai domiciliari. Ha lavorato per il merchandising rossoblù, era appena passato in Fortitudo

Operazione Nuevo Sol, nel riquadro Gianluca Landi detto Kuscino

Operazione Nuevo Sol, nel riquadro Gianluca Landi detto Kuscino

Bologna, 3 aprile 2019 - Il capo storico degli ultras del Bologna Gianluca Landi, detto Kuscino, ancora nei guai per droga. E' finito infatti agli arresti domiciliari nell'ambito dell'operazione dei carabinieri Nuevo Sol, che ha sgominato due bande di narcos che importavano cocaina dal Perù.

Classe 1964, nel 1982 fu tra i fondatori dello storico gruppo dei 'Mods', una delle sigle egemoni nel panorama delle curve di calcio italiane. Per tutti 'Kuscino', di recente aveva anche scritto una sorta di autobiografia, ricostruendo i suoi 35 anni di vita in curva.

Fino a due settimane fa lavorava per il merchandising del Bologna, ovvero era a libro paga della società che gestisce la vendita di magliette e gadget rossoblù per conto del club di Saputo. Proprio in questi giorni Landi aveva annunciato il suo passaggio alla Fortitudo, dove si sarebbe dovuto occupare della vendita dei biglietti e del rapporto coi tifosi (domenica era al PalaDozza ad assistere alla partita e alla festa promozione della Effe).

La sua storia giudiziaria comincia il 2 giugno 1996, quando è accusato di aver organizzato la spedizione punitiva di alcuni ultrà rossoblù che portarono all'accoltellamento di un algerino nel giorno dei festeggiamenti per la promozione del Bologna in serie A. Condannato in primo grado nel 2000 a tre anni e sei mesi, nel 2010 la pena gli fu ridotta a 2 anni e 4 mesi, mentre tutti gli altri imputati vennero assolti.

Landi è stato invece assolto dall'accusa di spaccio di stupefacenti nel giugno 2017, dopo che ad aprile era stato trovato in possesso di una cinquantina di grammi di cocaina custoditi nello scooter parcheggiato nei pressi dello store rossoblù di Borgo Panigale.

Nel gennaio 2018 aveva annunciato il suo ritiro dalla curva, anche se non ha mai smesso di essere un leader carismatico e molto ascoltato nella galassia di chi frequenta l'Andrea Costa.

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