Bologna, la banda del tombino torna da ’Mamma Rina’

Secondo colpo in una settimana nel locale del dj Mandrillo a Zola Predosa. Ladri entrati dalla finestra non ancora riparata. Rubato il fondo cassa

Giancarlo Mandrioli, più noto come dj Mandrillo, davanti alla rete rotta dai ladri

Giancarlo Mandrioli, più noto come dj Mandrillo, davanti alla rete rotta dai ladri

Zola Predosa (Bologna), 17 maggioo 2022 - Altri furti, altri danni. Non si allenta la morsa della ‘banda del tombino’ che nella notte tra domenica e lunedì ha messo a segno altri colpi ai danni di attività economiche e famiglie di Zola. Dalle immagini restituite dalle telecamere di videosorveglianza ci sarebbero pochi dubbi sul fatto che i malviventi in azione a Riale tra la mezzanotte e l’una, siano gli stessi che in dieci giorni sono stati protagonisti di quattro serie di razzie. Colpi assestati a raffica partiti proprio la notte del 5 maggio nella frazione di Riale e ripresi il 16 maggio sempre nella stessa frazione. Così ad essere preso di mira per la seconda volta è stata Mamma Rina, il locale del deejay Mandrillo, dove i ladri si sono mossi con una certa conoscenza dei luoghi.

"Hanno tagliato la rete del viale qua vicino, traversato il campo sportivo, fatto un buco nella nostra recinzione e penetrati nel locale dalla stessa finestra rotta la volta scorsa -racconta infuriato Giancarlo Mandrioli- Il mirino però era sempre puntato sui soldi, sulla cassa, che hanno svuotato facendo sempre la stessa strada...", dice senza nascondere la sua preoccupazione per una escalation sorprendente, che porta a quota cinque le effrazioni subite dal locale dalla sua apertura, una decina di anni fa. I tecnici ieri mattina erano già al lavoro per riparare i danni e ripristinare gli allarmi.

"Mi hanno preso di mira e si muovono con una disinvoltura che dimostra un senso di impunità", commenta.

Usciti da Mamma Rina i ladri hanno visitato una vicina residenza privata dove hanno rubato una bicicletta di alta gamma, tentato di penetrare in casa e rovistato nelle auto parcheggiate all’esterno. "Mi è suonato l’allarme, sono scappati scavalcando al volo, e quando sono uscito erano già scomparsi nella notte", ha commentato il proprietario che ha poi avuto modo di rivedere le gesta della banda attraverso il video registrato dalle telecamere, che mostrano i tre malviventi col volto travisato dileguarsi con la bicicletta a seguito. In questa occasione, ma anche venerdì scorso al bar pasticceria Le Chic, la banda ha allargato l’interesse predatorio anche ad altri beni. Da qui il sospetto che il furto di un furgone, avvenuto sabato notte in via Masini, possa essere collegato alla stessa serie.

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