REDAZIONE BOLOGNA

La battaglia del Passante di Bologna, Governo e Forza Italia: “Vicolo cieco, si riparte”

Tavolo in Regione tra i vertici azzurri e il sottosegretario alle Infrastrutture: “Il progetto attuale va abbandonato. Esaminare soluzioni più innovative”

Pietro Vignali, capogruppo di Forza Italia in Regione e Tullio Ferrante, sottosegretario alle Infrastrutture

Pietro Vignali, capogruppo di Forza Italia in Regione e Tullio Ferrante, sottosegretario alle Infrastrutture

Bologna, 10 giugno 2025 – Che il centrodestra non volesse il Passante di mezzo era chiaro da un pezzo. Ma da ieri la questione è salita di livello, perché a Bologna si è visto il sottosegratrio alle Infrastrutture Tullio Ferrante, invitato a un tavolo politico con lo stato maggiore di Forza Italia, partito di cui Ferrante fa parte. Le conclusioni le ha tirate la stessa Forza Italia: "Il progetto così com’è non è la soluzione al nodo stradale bolognese. Servono al più presto alternative credibili, efficaci e sostenibili". In parole povere, anche il governo prende le distanze dall’opera.

L’evento di ieri è stato organizzato dal Presidente del Gruppo di Forza Italia nell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, Pietro Vignali, una riunione con il sottosegretario Ferrante e i vertici azzurri, regionali e locali, "per approfondire, capire e studiare soluzioni". Oltre al capogruppo, c’erano la coordinatrice regionale Rosaria Tassinari, la consigliera regionale Valentina Castaldini, il vicecoordinatore regionale Antonio Platis, il coordinatore dei dipartimenti Manes Bernardini ed i segretari provinciale e cittadino di Bologna, Lanfranco Massari e Nicola Stanzani.

La nota finale dell’incontro è una pietra tombale sul Passante di mezzo. "Non è possibile continuare in questa direzione. È il momento di tornare a valutare tutte le opzioni, anche quelle più innovative. Per troppi anni si è avuto un approccio demagogico, senza analizzare il rapporto costi-benefici. L’ipotesi del Passante di Mezzo va definitivamente superata".

Cosa succederà adesso? Tutte aperte le strade. Come soluzione temporanea, qualcuno torna a parlare della cosiddetta banalizzazione, cioè dell’unificazione dei tratti bolognesi di A14 e tangenziale, ma Forza Italia non si sbilancia. "Grazie alla disponibilità del sottosegretario Ferrante, si è aperto un canale di interlocuzione diretto per individuare rapidamente soluzioni alternative e realistiche. A fine mese ci sarà un nuovo incontro tra tutti gli esponenti di Forza Italia ed il sottosegretario a Roma, per analizzare una soluzione tecnica per lo sblocco del nodo di Bologna".

Quindi l’interlocuzione è direttamente con il governo. Al momento il ministro Salvini non ha ancora detto come la pensa, ma il no pesante di Forza Italia si somma a quello di Fratelli d’Italia, che, con Galeazzo Bignami, (oggi capogruppo alla Camera ma fino a poco tempo addietro viceministro alle Infrastrutture) ha esplicitamente bocciato il Passante di mezzo. Il fatto è che il centrodestra considera l’opera già vecchia, inadeguata alla crescita dei volumi di traffico. L’allargamento dell’esistente (cioè dell’imbuto di una quindicina di chilometri lungo il quale A14 e tangenziale di Bologna corrono in parallelo) viene bollato come un palliativo.

Regione e Comune la pensano all’opposto: l’opera s’ha da fare. Non solo per alleggerire la situaione ormai insostenibile ma perché rinunciare adesso (i cantieri propeduetici sono già operativi) significa ripartire da zero. Insomma, ora o mai più.