La Bonfiglioli ’promuove’ i primi studenti

I ragazzi dell’Itis Belluzzi hanno frequentato corsi di formazione in tecnologia e robotica nell’azienda. Rilasciati attestati internazionali

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"Adotta una classe". Il Gruppo Bonfiglioli di Calderara amplia la sua attività di di formazione 4.0 anche all’esterno delle mura aziendali rilasciando attestati agli studenti con il progetto "Adotta una classe". Si tratta di un progetto di 100 ore con docenti e tutor professionisti, specializzati nel mondo accademico ed aziendale. E che prevede il rilascio di un attestato riconosciuto a livello internazionale. L’obiettivo è quello di far preparare gli studenti al mondo del lavoro grazie a un corso che affronta le tematiche di intelligenza artificiale, big data, Internet of Things e robotica. Il Gruppo Bonfiglioli sa bene infatti che la trasformazione digitale sta imponendo cambiamenti che le aziende del mondo devono affrontare.

Il progetto ha coinvolto anche l’Istituto Belluzzi Fioravanti e l’altro ieri, nell’innovativo stabilimento EVO di Calderara Sonia Bonfiglioli, presidente del Gruppo Bonfiglioli, e Fausto Carboni - amministratore delegato, hanno consegnato il patentino Ai e Robotica e la relativa certificazione (rilasciata in collaborazione con RINA) ai ragazzi che hanno seguito il percorso formativo compreso il Project Work offerto dal gruppo Bonfiglioli e che hanno superato l’esame finale. Per tutta la durata del Project Work i ragazzi sono stati ospiti del gruppo Bonfiglioli nella sede di EVO, seguiti da tutor interni per mettere in pratica la teoria acquisita durante le lezioni in aula, confrontandosi con manager aziendali e con la possibilità di utilizzare le tecnologie Bonfiglioli.

"Il ruolo di un’azienda "responsabile" – ha sottolineato Sonia Bonfiglioli - è anche quello di farsi carico della formazione delle future generazioni, cioè del nostro futuro. La capacità di intercettare le esigenze del mercato lavorativo e la richiesta di nuove professionalità deve essere messa al servizio della formazione". Ed ha continuato: "Questo, per poter contribuire all’acquisizione di quelle specifiche competenze che i cambiamenti della trasformazione digitale impongono. Noi siamo sempre stati convinti che la formazione è l’unico strumento che permetterà all’uomo di rimanere al centro dei futuri cambiamenti: non per subirli, ma per gestirli al meglio e sfruttarne tutte le potenzialità".

p. l. t.

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