"La casa sembra un campo di battaglia"

Alcuni sfollati tornano negli appartamenti di via Dozza devastati dall’incendio del condominio: "L’aria è ancora irrespirabile"

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Un tetto sulla testa, almeno per la prima notte, l’hanno trovato. C’è chi è andato da amici e parenti, e chi ha preferito un hotel in via Serenari, a Castel Maggiore. I 30 sfollati, dopo l’incendio divampato l’altro pomeriggio in un palazzo di via Dozza, hanno dormito fuori dai loro alloggi. E, ieri mattina, sono iniziate le grandi pulizie per un faticoso ritorno alla normalità.

Si parla di 13 appartamenti inagibili, perché danneggiati dalle fiamme o resi invivibili dal fumo. Di questi alloggi la maggior parte, grazie alla sanificazione, potrebbero tornare abitabili da subito. Il più danneggiato è quello dove si è originato l’incendio. In questo appartamento è crollato un controsoffitto e per sistemarlo serviranno giorni. Intanto, molti inquilini ieri erano al lavoro. Gaetano Esposito, referente Spi Cgil a Castel Maggiore, è uno degli sfollati: "Sembra di essere in un film. Appena finito di pranzare, abbiamo sentito un forte odore di bruciato. In casa non c’era nulla che avesse preso fuoco. Così mi sono diretto alla porta d’ingresso del mio appartamento". Ed ecco la brutta sorpresa: "L’atrio – continua Esposito – coperto da una coltre di fumo. Per proteggere i miei familiari, mi sono precipitato ad aprire le finestre. Questo gesto istintivo ci ha salvato dall’intossicazione". A questo punto la famiglia ha aspettato i soccorsi: "Siamo rimasti dentro finché qualcuno non ha bussato alla porta – aggiunge Esposito –. Era un vigile del fuoco tutto bardato con un casco e una tuta di gomma pesante. Sembrava un palombaro e, gentilmente, ci ha accompagnato fuori dal condominio, finalmente in salvo. Dopo di che la notte l’abbiamo passata in un hotel".

Compresa la famiglia Esposito, erano 15 le persone che hanno dormito nell’albergo. Le restanti sono andate da amici e parenti. "Il giorno dopo – prosegue il pensionato – stiamo lavorando senza sosta per sistemare e sperare già di dormire da questa notte (ieri, ndr) nel nostro appartamento. Noi, però, abitiamo nell’ala più lontana dall’appartamento dove sono divampate le fiamme. Gli altri alloggi sono messi peggio. L’immagine che più mi ha colpito? Una signora uscita con il respiratore, sostenuta dai pompieri". Fra gli sfollati anche Bruno Salbioni: "Siamo in attesa dei periti che valuteranno i danni subiti dagli appartamenti. C’è un odore di fumo che rende l’aria irrespirabile. Sembra un campo di battaglia".

Matteo Radogna

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