"La classe è come una famiglia, rispettatevi"

I carabinieri hanno incontrato gli studenti dell’Istituto Nobili - Giordano Bruno per parlare di bullismo e reati commessi dai giovanissimi

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"La comunità, comunque la si intenda, è famiglia. La prima vostra famiglia è la classe in cui vi trovate. Vi dovete sentire uniti. Non ci possono essere episodi di bullismo, denigratori o di violenza tra compagni di classe perché è come se questo brutto gesto lo rivolgeste nei confronti di un vostro parente". Con queste parole il capitano Otello Scolastico, comandante della Compagnia di Molinella, ha inaugurato la mattinata di ieri, dedicata a a una decina di classi dell’IIS Nobili-Giordano Bruno di Molinella e del distaccamento di Budrio.

L’appuntamento, fortemente voluto dalla scuola e dall’Arma per sensibilizzare gli adolescenti, si è svolto nel nuovo Cinema Teatro Massarenti, a due passi dal plesso scolastico principale e dalla piazza del paese. Dalle 9 alle 11 si è tenuto l’incontro con alcune prime e seconde della sezione del tecnico-professionale finanza e marketing e del ramo professionale-commerciale. Dalle 11.30 alle 13.30 è stato il turno di terzo, quarto e quinto anno dell’istituto professionale. La platea del teatro è stata occupata da oltre un centinaio di ragazzi fra un turno e l’altro, accompagnati dai rispettivi professori di riferimento. Dopo aver fatto riferimento a un episodio di furto di un telefono della scuola, avvenuto proprio nel plesso di Molinella, il capitano Scolastico ha precisato: "Si tratta di una grave mancanza di rispetto verso un bene comune che riguarda anche voi. Questo va oltre l’aspetto penale del singolo reato commesso. Ci vuole lealtà e rispetto nei confronti della vostra stessa comunità". Si è, poi, passati a parlare dei principali reati che solitamente riguardano, purtroppo, il mondo dell’adolescenza: il bullismo e l’uso di droghe e alcool.

Per farlo è stato fatto leggere, direttamente ai ragazzi, il codice penale e gli articoli che riguardano questi reati, il tutto allo scopo di far capire quali conseguenze può avere un atto che a un adolescente può sembrare banale ed innocuo. A parlare della proficua mattinata è stata anche la professoressa Maria Messinese, referente della sede di Molinella: "Questi incontri fanno parte del Ptof, Progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa, e vengono decisi a inizio anno. Abbiamo sempre svolto incontri educativi nella scuola grazie anche a interventi di associazioni locali, poi ci siamo fermati a causa del Covid. Siamo felici di aver potuto avere una mattinata come questa, nel teatro locale, con l’Arma".

Zoe Pederzini

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