
Prosegue senza sosta la protesta dei lavoratori della Magneti Marelli di Crevalcore, dopo che l’azienda martedì scorso ha comunicato la chiusura dello stabilimento della Bassa bolognese. E intanto è arrivato l’annuncio della convocazione del tavolo di crisi al Mimit, il 3 ottobre alle 14, (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) d’intesa con il ministero del Lavoro, dove si parlerà, appunto, della situazione della Marelli di Crevalcore. A rischio ci sono 230 posti di lavoro. Ieri, intanto, anche il governatore Stefano Bonaccini e l’assessore regionale alle Attività Produttive, Vincenzo Colla, hanno fatto visita ai lavoratori dello stabilimento.
"È evidente – dice il presidente emiliano-romagnolo – che noi faremo la nostra parte, ma il Governo deve fare tutta e fino in fondo la propria parte. Noi siamo disponibili a discutere qualsiasi progetto di riconversione industriale ma non possiamo accettare, perché siamo in Emilia-Romagna, una cessazione di attività che è del tutto e immotivata quando invece su questa filiera bisognerebbe investire".
Bonaccini ha poi parlato della decisione aziendale di chiudere lo stabilimento: "Noi siamo qui – sottolinea – al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici non perché va difeso qualcuno da in fatto in ogni caso determinante" cioè quello "di garantire lavoro a loro e alle loro famiglie, ma anche perché siamo convinti che sia senza alcun senso questa decisione che l’azienda in maniera irresponsabile ha preso".
Sul tema è intervenuto anche il segretario regionale del Pd, Luigi Tosiani, presente ieri al presidio dei lavoratori: "La situazione – le sue parole – è molto seria, c’è grande preoccupazione per il futuro e la delusione per il comportamento da parte della proprietà. Questi sono i luoghi dove un partito come il Pd deve stare, dobbiamo dare voce e forza alle giuste rivendicazioni di chi rischia di perdere tutto dall’oggi al domani".
In attesa della convocazione del tavolo al Mimit del 3 ottobre, la prossima settimana, presumibilmente giovedì, ci sarà un primo tavolo in Regione a cui sarà invitata a partecipare anche i vertici del fondo americano Kkr, che controlla la Marelli. I lavoratori si stanno già organizzando per un presidio in viale Aldo Moro. Da lunedì, invece, gli operai dell’azienda che produce componenti in plastica e lavora con pezzi in alluminio per motori endotermici, torneranno a lavoro, ma dallo stabilimento di Crevalcore non usciranno linee di produzione.
Il presidio di protesta contro la decisione aziendale, invece, continuerà ad oltranza, giorno e notte fin quando non verrà trovata una soluzione. Per oggi, invece, è previsto uno sciopero generale di tutti gli stabilimenti del gruppo Marelli: i segretari generali di Cgil Bologna, Cisl Area metropolitana bolognese, Uil Emilia Romagna Michele Bulgarelli, Enrico Bassani e Marcello Borghetti saranno al presidio dei lavoratori. Con loro sarà presente anche il sindaco Matteo Lepore.
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