La crociata anti-rumore Il Pd ‘elimina’ i cargo "Non potrebbero volare" La Cgil stoppa Lepore

Anche Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl frenano: "A rischio tanti lavoratori". Valeria Ribani, segretaria dem al Navile: "Il sindaco ha fatto centro. E quei voli merci a Bologna non sarebbero previsti dagli accordi". .

La crociata anti-rumore  Il Pd ‘elimina’ i cargo  "Non potrebbero volare"  La Cgil stoppa Lepore

La crociata anti-rumore Il Pd ‘elimina’ i cargo "Non potrebbero volare" La Cgil stoppa Lepore

"Postacchini dice che i voli notturni su Bologna, attualmente, sono soprattutto cargo. Bene, peccato che il cosiddetto Pna, il piano nazionale degli aeroporti, non preveda voli cargo su Bologna". E’ la segretaria Pd del Quartiere Navile, Valeria Ribani, ha rimpinguare le fila della crociata anti-rumore rilanciata due giorni fa dal sindaco Matteo Lepore, che ha annunciato di aver scritto a Enac ed Enav per chiedere l’eliminazione dei voli notturni sulla città, dalle 11 di sera fino alle 6 del mattino. Ribani però è una ’pasionaria’ di lunga data della lotta contro il rombo del tuono meccanico dentro casa, e non a caso nel commentare le parole del sindaco riparte da una battaglia concreta. "Noi al Navile abbiamo promosso una petizione, come tutti sanno – specifica la segretaria di Quartiere –, perché non se ne può più. Delle dichiarazioni del sindaco penso benissimo, perché ha toccato un tema fondamentale, una questione dirimente che i cittadini del Navile pongono da anni". Nel mirino la partita dei voli cargo. "Quei voli non sono previsti dal Pna, quindi per primo è l’aeroporto che non rispetta le regole – argomenta Ribani –. E aggiungo che c’è fortemente bisogno di un sistema aeroportuale regionale, che renda compatibili gli aeroporti fortemente urbanizzati con la salute dei cittadini. Il Marconi è una grande ricchezza per la città, ma non può compromettere la salute dei cittadini. Si faccia come in altre regioni, e sulla sperimentazione di Enav siamo ancora dubbiosi: è ancora tutta da verificare". Tanti i residenti arrabbiati spesso rappresentati da Gianfilippo Giannetto ("Serve subito una svolta") e da Paolo Serra del Cocompaer. "Non è possibile che in un solo giorno, domenica 28 maggio, abbiamo avuto almeno 125 decolli dal Marconi. Una follia".

In disaccordo con il sindaco, invece, i sindacati. Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl frenano dopo la presa di posizione di Lepore, "espliciata con modalità particolarmente repentine, che mal si conciliano con l’esigenza di strutturare un percorso condiviso che non comporti riflessi negativi – dichiarano le sigle –. E’ basilare sapere che la chiusura ai voli serali-notturni comporterebbe una messa in discussione di decine di posti di lavoro. In seguito, poi, si determinerebbe una minore appetibilità all’utilizzo dello scalo bolognese delle compagnie aeree con ulteriori riflessi sulla tenuta occupazionale: ad oggi sono circa 5.500 i lavoratori che prestano a vario titolo la loro mano d’opera all’interno dello scalo, nonché 20mila circa nell’indotto aeroportuale. Abbiamo sempre avanzato proposte e possibili soluzioni, chiediamo quindi un contronto al Comune".

Paolo Rosato

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