La Data Valley si racconta all’Expo 2020 di Dubai

In un video con Stefano Accorsi i segreti dei supercomputer all’ex Manifattura. Bonaccini: "Da qui parte il cambiamento del Paese". Colao: "Gioiello da imitare"

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Stefano Accorsi passeggia al Tecnopolo, fra le macchine e il ronzio del supercomputer del Centro Meteo Europeo. L’attore bolognese è il protagonista del video (nella foto, un frame) con cui ieri, all’Expo 2020 di Dubai, in occasione del Regional Day, è stata presentata la Data Valley della nostra regione, che ha cuore e radici sotto le Due Torri, in quella che era l’ex Manifattura tabacchi.

Il Regional Day dell’Emilia Romagna – dedicato a presentare e promuovere il sistema regionale della ricerca e dell’innovazione – è l’appuntamento principale della seconda missione istituzionale della Regione a Expo 2020 Dubai, dall’11 al 17 di questo mese, guidata dall’assessore all’Agenda digitale, scuola, università, ricerca, Paola Salomoni.

"Vogliamo progettare l’Emilia-Romagna dei prossimi decenni e dare il nostro contributo al cambiamento del Paese", commenta il governatore Stefano Bonaccini, in collegamento video con Dubai. "E siamo nelle condizioni di farlo grazie agli investimenti di questi anni, e di quelli che faremo, sull’Emilia Romagna Data Valley, piattaforma europea dell’innovazione, dei big data e del digitale", spiega.

Parole di elogio vengono daVittorio Colao, ministro per la Transizione ecologica. "L’Emilia Romagna è la locomotiva per altre regioni – afferma –. Ci vogliono dei talenti e capitale umano che possano supportare le nuove tecnologie. Dobbiamo recuperare, attraendo professionalità".

L’Emilia Romagna "è un gioiello – ribadisce il ministro – ma non è l’unico. Ci sono altre regioni che seguiranno il suo esempio, che abbiamo intenzione di replicare il più possibile".

Bonaccini spiega quindi agli interlocutori internazionali che lo ascoltano da Dubai che "l’ecosistema regionale comprende le reti Alta tecnologia e dei tecnopoli e che ha il suo cuore nel Tecnopolo di Bologna, il più grande investimento nella New Data Economy del valore complessivo di un miliardo di euro", grazie a risorse della Commissione europea, del governo italiano e della Regione.

Si tratta, continua il presidente della Regione, "di una vera e propria cittadella europea della scienza, che diventerà la casa dei più importanti enti scientifici e centri di ricerca nazionali, dall’Infn all’Agenzia Italia Meteo". Strutture in grado di esprimere, grazie a realtà come il Data center del Centro meteo europeo e il supercomputer Leonardo, "l’80% della capacità di calcolo italiana e il 25% di quella europea, posizionano l’Emilia-Romagna al quinto posto a livello mondiale".

Bonaccini illustra quindi due progetti per rafforzare il posizionamento internazionale dell’Emilia Romagna sul versante della transizione digitale. Il primo è relativo alla nascita, al Tecnopolo, di una Università delle Nazioni Unite dedicata allo sviluppo umano nella società digitale.

Il secondo riguarda un accordo internazionale di collaborazione tra la Fondazione Big data (Ifab) – presieduta dall’ex rettore dell’Alma Mater, Francesco Ubertini – e la Dubai Future Foundation, che prevede un International scientific board con studiosi ed esperti di livello mondiale.

"In questi anni come Regione abbiamo investito molto sulla conoscenza per far crescere la nostra economia, le nostre comunità, le nostre reti di protezione sociale e il welfare – afferma Bonaccini –. È un impegno che oggi più che mai sentiamo di dover rilanciare, cogliendo le opportunità offerte dalla prima Esposizione universale che si tiene in un Paese arabo".

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