ROSALBA CARBUTTI
Cronaca

La Festa del 2 giugno. Gaza, Lepore incalza:: "Dobbiamo ribellarci. Accolte 150 persone"

"La nostra Repubblica guida l’impegno per una società giusta e solidale". Poi il sindaco ricorda lo ’Ius Soli’ cittadino e invita a votare ai referendum. .

"La nostra Repubblica guida l’impegno per una società giusta e solidale". Poi il sindaco ricorda lo ’Ius Soli’ cittadino e invita a votare ai referendum. .

"La nostra Repubblica guida l’impegno per una società giusta e solidale". Poi il sindaco ricorda lo ’Ius Soli’ cittadino e invita a votare ai referendum. .

Il massacro di Gaza finisce al centro della giornata che celebra la nostra Repubblica. In piaza Nettuno c’è tanta gente per la festa del 2 giugno con il prefetto Enrico Ricci, il sindaco Matteo Lepore, il questore Antonio Sbordone, parlamentari e primi cittadini. Dopo la lettura del discorso del capo dello Stato da parte del prefetto in cui Sergio Mattarella auspica che le celebrazioni "siano un momento di unità e concordia intorno ai valori della Repubblica", Lepore cita nel suo intervento sia i referendum dell’8 e 9 giugno sia ciò che sta succedendo nella Striscia di Gaza. Un massacro, quello di Gaza, per cui lo stesso presidente della Repubblica (applaudito anche in piazza Nettuno) alla vigilia della Festa della Repubblica ha invocato "un cessate il fuoco perché è disumano che venga ridotta alla fame un’intera popolazione".

Il sindaco, dal palco, dopo la premessa ("celebriamo la nascita della Repubblica Italiana, avvenuta il 2 giugno 1946, una scelta che, a distanza di 79 anni, continua a guidare il nostro impegno per una società più giusta e solidale"), cita i valori della Costituzione: libertà, democrazia, uguaglianza, solidarietà. "Valori che, come ha ricordato Mattarella nel suo messaggio, non devono restare ideali astratti, ma diventare “criteri ispiratori delle scelte”, nelle istituzioni e nella società civile". Un richiamo che guarda al 2022 e allo Ius Soli introdotto nello Statuto comunale, con "l’impegno istituzionale per una riforma nazionale della cittadinanza. Perché chi cresce, studia, vive qui è parte della nostra comunità". Da qui, il sindaco richiama alla necessità di andare alle urne per il referendum dell’8 e 9 giugno, visto che "si voterà anche su questo tema" Lepore a questo punto cita la necessità di "un’Italia che sia davvero di tutte e di tutti. Che non si limiti a includere, ma che sappia anche proteggere".

Il primo cittadino ricorda l’impegno di Bologna "all’accoglienza e cura per tante persone provenienti dalla Striscia di Gaza". Si parla di un centinaio di persone, precisa a margine delle celebrazioni il primo cittadino, e arriveranno a breve a 150.

"Non si può più stare in silenzio. Non va penalizzato il popolo israeliano, ma dobbiamo ribellarci", dice Lepore, citando in un passaggio la Comunità ebraica: "Temo che sia abbastanza impotente rispetto a un criminale di guerra (Benjamin Netanyahu, ndr) riconosciuto dalla Corte penale internazionale", insiste il sindaco in linea con la decisione del Comune e della Regione Emilia-Romagna (con la Puglia) d’interrompere le relazioni istituzionali con il governo israeliano. Uno stop non condiviso da Daniele De Paz, presidente della Comunità ebraica, ieri in piazza, ma anche da Italia Viva. In una nota gli esponenti locali renziani Marco Mingrone e Rosalino Bove, criticano la posizione di Lepore e de Pascale: "Difficile pensare che azioni di tipo unilaterale come questa possano favorire il dialogo e l’incontro negoziale per porre fine a un conflitto. Rimane una sola conclusione: che dell’iniziativa assunta da sindaco e governatore rimanga il tratto velleitario e vagamente populista, funzionale a dar voce, anche senza volerlo, a minoranze aggressive e palesemente antisemite. Per questo Iv venerdì sarà a Milano alla manifestazione unitaria per sostenere la soluzione Due Popoli/Due Stati".