La festa del Comune? Su YouTube, all’insegna di musica e arte

Anche Gianni Morandi e Vasco Rossi hanno inviato il proprio messaggio per il 2021: "Cerchiamo di reagire restando uniti"

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Se i cittadini non possono andare alla festa, allora la festa va dai cittadini. È stato questo il regalo del nostro Comune ai bolognesi, per un Capodanno in piena emergenza sanitaria. Tutti chiusi in casa, ma con qualche spiraglio di spensieratezza grazie al mondo digitale e soprattutto a quello dell’arte, che nel 2020 appena chiuso è stato tra i più sofferenti perché è rimasto senza lavoro, senza concerti, senza palchi. Ma non senza la capacità di trasmettere un po’ di speranza e leggerezza.

Questa identità ancora resiste ed ecco che il 31 dicembre gli auguri per il nuovo anno a reti unificate (su vari canali virtuali) sono toccati non a politici, ma ad artisti, ovvero a Gianni Morandi e a Vasco Rossi. Esseri umani travolti dal naufragio pandemico che a modo loro "hanno tirato spiritualmente avanti".

Morandi, in un messaggio registrato da casa sua, davanti all’albero di Natale, saluta i concittadini: "Abbiamo sofferto molto. ma Bologna è una città straordinaria e anche in passato ha dimostrato tante volte di saper resistere e reagire restando sempre unita. Cerchiamo di restare vicini, uniti col cuore e col pensiero", ecco su cosa riflette il cantautore bolognese.

Poi c’è il Blasco che, in posa presidenziale, con fare rockettaro, davanti a macchinari musicali, statuette d’oro e dischi cult, lancia un auspicio ottimista, un mantra che ormai ripete da mesi: "Sarà l’anno della rinascita – dice – e quindi bisogna tenere duro".

In casa, attraverso il canale Youtube dell’amministrazione, arriva anche il Vecchione virtuale, un’animazione a firma Rap che prende vita sulle note di Futura di Lucio Dalla e poi del concerto dell’Orchestra e del Coro del Teatro Comunale diretti da Ascher Fisch, registrato a porte chiuse nella sala Bibiena, con un programma ricco di celebri brani.

Ecco, questo momento musicale così bolognese e internazionale allo stesso tempo, sarebbe bello sempre, ogni anno, perché sono molti alla fine i cittadini che, al di là della pandemia, il Capodanno lo passano volentieri a casa.

Davanti ai passi dei ballerini accompagnati dalle note di Riccardo Tesi e della sua orchestra, invece, viene da pensare che un certo tipo di ballo, che avviene nel nome della socialità, è un po’ una costrizione se bisogna farlo in casa. L’orchestra solitaria, i passi leggiadri della coppia danzante, sembrano più che altro una trasmissione televisiva.

Ma siamo sicuri che saranno stati in molti a non voler rinunciare al liscio di mezzanotte,: certe tradizioni, anche con il virus alle calcagna, sono dure a morire. E continuano a dimostrare la voglia di non arrendersi, di chi ha reso unico e distintivo il buon nome della nostra regione: la sua popolazione di ballerini insaziabili e ottimisti.

Benedetta Cucci

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