REDAZIONE BOLOGNA

La festa del ritorno nel paese fantasma

Cancellato dalla seconda guerra mondiale, assediato da tre alluvioni. Eppure, il paese fantasma di Gorgognano si ostina a vivere...

Il campo del vecchio cimitero sconsacrato di Gorgognano e la sua cappelletta: l’unico edificio rimasto in piedi del paese bombardato

Il campo del vecchio cimitero sconsacrato di Gorgognano e la sua cappelletta: l’unico edificio rimasto in piedi del paese bombardato

Cancellato dalla seconda guerra mondiale, assediato da tre alluvioni. Eppure, il paese fantasma di Gorgognano si ostina a vivere e oggi, come ogni primavera, tornerà ad accogliere i discendenti degli ultimi abitanti e tutti coloro che vorranno conoscere la storia di questo luogo del cuore.

Il programma della festa prevede un trekking su prenotazione condotto dalla guida locale Marco D’Agostino, che parte da Botteghino di Zocca, epicentro della Val di Zena devastata, per giungere attorno a mezzogiorno sulla collina dove sorgeva il paese, oggi ridotto al muro perimetrale del vecchio cimitero sconsacrato con la sua cappella e un piccolo cumulo di sassi al posto dell’antica pieve. I volontari dell’Associazione Parco museale della Val di Zena allestiranno un rinfresco a offerta libera aperto a tutti, a cui seguirà una rappresentazione teatrale, che verrà messa in scena sul sito della chiesa scomparsa.

Lo spettacolo ’Come in quelle notti’ con Alessia De Pasquale e Filippo Marchi, accompagnato dalle musiche eseguite dal vivo da Mauro Miceli, intreccia le storie di 80 anni fa con quelle di oggi. Il rombo dei bambardamenti alleati per scalzare le linee difensive tedesche, che toglievano il sonno ai residenti dell’epoca, viene messo a confronto con il rombo dell’acqua che in Val di Zena tiene svegli i residenti di oggi, travolti dalle ripetute piene del torrente. Per chi giunge a piedi a Gorgognano, la giornata si concluderà con il ritorno a piedi a Botteghino di Zocca.

e. b.