
Danilo Masotti, scrittore e tifoso rossoblù
Danilo Masotti, scrittore e tifoso rossoblù, tra pochi giorni si giocherà la finale di Coppa Italia contro il Milan: lo scontro in campionato però, vero e proprio banco di prova, non ha avuto il risultato sperato. Cosa ne pensa? "Anche nei periodi più positivi può capitare la giornata storta, ma una battuta d’arresto non dovrà per forza intaccare il futuro o i prossimi obiettivi. Questo succede anche nella vita, fuori dal campo: non bisogna arrendersi davanti ai momenti più difficili, perché fa parte del gioco ed è nell’ordine delle cose. Magari sarà servito per far pensare ai rossoneri che non siamo all’altezza e invece, una volta scesi in campo e facendo tutti gli scongiuri del caso, il risultato di venerdì si ribalterà a nostro favore. Anche perché, se guardiamo la classifica del campionato, il Milan intanto è ancora alle nostre spalle".
Cosa rappresenta la sfida di mercoledì? "È come l’esame di maturità, un momento di tensione e magia che ognuno di noi ricorda ancora. La squadra non arriverà impreparata, ha studiato e si presenterà a testa alta per giocarsela fino e in fondo e prendere così il massimo dei voti, per rimanere in tema. Sarà un episodio storico: se ci penso, è da quando sono nato che sento parlare dello scudetto del 1964, ma ora con la Coppa Italia abbiamo davanti un’altra importante sfida, che arriva durante una bella stagione, in cui tutti ci stiamo divertendo molto".
In tantissimi andranno proprio all’Olimpico per vivere questo momento… "Sì. Una sfida in cui tutta la città è viva, coinvolta e pronta a seguire la propria squadra anche a Roma, visto che in tantissimi raggiungeranno la capitale proprio per questo evento, molti anche per la prima volta. È vero, i rivali rossoneri sono forti, ma più che sperare questa volta è il momento di sognare e realizzare".
Dove vedrà la partita? "Mi ero organizzato per andare in Piazza Maggiore, poi però è arrivata la doccia fredda: nessun maxischermo in centro. Allora ho rivalutato i miei piani e se mi riprendo dal raffreddore – scherza – probabilmente seguirò la partita al Tatanka, in San Donato, un locale che ho nel cuore".
Su cosa bisognerà puntare? "Dopo anni passati a studiare e raccontare gli ‘umarells’, tra i rossoblù mi colpisce la grinta dei più giovani, come Dominguez e Ndoye. Non ci dobbiamo fermarci davanti agli intoppi, perché l’obiettivo dovrà rimane quello di dare comunque il massimo nella sfida di mercoledì. Anche sotto questo aspetto è bello pensare che il Bologna assomigli proprio alla vita di tutti noi, fatta di momenti buoni ma anche di giornate ‘no’. Se ci si ferma davanti a un ostacolo, poi, che si fa? Non siamo una di quelle squadre ‘marziane’ che non perde mai, ma nonostante questo davanti alle difficoltà non bisognerà arrendersi e guardare, invece, al prossimo obiettivo con la stessa grinta di prima".