MASSIMO SELLERI
Cronaca

La frana di San Benedetto fa paura. FdI interroga la giunta de Pascale

La frana in località Ca’ di Sotto, nel territorio del comune di San Benedetto Val di Sambro, è attiva da...

Il sopralluogo di alcuni tecnici sulla. frana attiva. in località Ca’ di Sotto, nel territorio del comune di San Benedetto Val di Sambro

Il sopralluogo di alcuni tecnici sulla. frana attiva. in località Ca’ di Sotto, nel territorio del comune di San Benedetto Val di Sambro

La frana in località Ca’ di Sotto, nel territorio del comune di San Benedetto Val di Sambro, è attiva da 30 anni, ma anziché ammettere che trascurarla è stato un grave errore di valutazione, si continua a chiamare in causa il cambiamento climatico. In ogni caso adesso la situazione è diventata ancora più preoccupante perché, dopo le copiose precipitazioni dello scorso autunno, la frana si è dilatata per quasi due chilometri provocando la formazione di un lago, il cui è livello è in continua crescita, che ha interessato la strada provinciale 61 Val di Sambro, la cabina di trasformazione dell’Enel, l’impianto di sollevamento dell’acquedotto e il suo depuratore.

Il pericolo per gli edifici della zona è duplice, da una parte si rischia che lo smottamento continui ad estendersi fino a coinvolgerli e, dall’altro, il livello dell’acqua stagnante potrebbe alzarsi arrivando ad allagarli. Un primo intervento di messa in sicurezza della casa non si è rivelato risolutivo anche perché i lavori sono fermi e, quindi, l’opera non è stata completata. Per capire come la nuova Giunta regionale guidata da Michele de Pascale intenda muoversi, Fratelli d’Italia ha presentato un’interrogazione in cui sollecita la Regione ad affrontare la situazione una volta per tutte.

"A tre mesi dall’emergenza – spiega la capogruppo di FdI Marta Evangelisti –, i lavori di ripristino sono ancora in corso. Una situazione grave che lascia i cittadini e le infrastrutture della zona in una condizione di difficoltà. Per questo abbiamo depositato un atto di sindacato ispettivo per chiedere alla Giunta regionale chiarimenti precisi chiedendo quali interventi definitivi siano stati pianificati per affrontare le criticità idrauliche e geologiche dell’area. Infine, vogliamo conoscere quali indennizzi saranno garantiti ai cittadini colpiti dalla frana".

Sono molto preoccupati anche i sindaci dei due comuni più coinvolti, Bruno Pasquini di Monzuno e Alessandro Santoni di San Benedetto Val di Sambro, che temono di dover fare i conti con una nuova improvvisa emergenza.

"In questo momento la frana è ferma – dichiara Santoni –, ma rischia di tornare a muoversi a causa di una precipitazione copiosa, cosa non così rara in questo periodo dell’anno. Sono fermi anche i lavori, perché le condizioni atmosferiche invernali non consentono di effettuare gli scavi in maniera tradizionale. Abbiamo chiesto un incontro istituzionale con la Regione e la prefettura per capire come risolvere la situazione e tutelare chi ha subito dei danni. In questo momento le elettropompe stanno danno una risposta parziale mantenendo basso il livello dell’acqua, ma serve un intervento definitivo".

Nel frattempo i cittadini di San Benedetto Val di Sambro e Monzuno, hanno formalmente costituito la Rete di comunità ’Sambro al Bivio’, promuovendo l’attivazione di tre gruppi di prossimità territoriale per innescare un meccanismo di solidarietà e pressione nei confronti delle istituzioni.

Massimo Selleri