La ’Generazione di fenomeni’ del Sant’Orsola

Oggi al ’Volo del colibrì’ il video realizzato dagli Stadio con il personale del Pronto Soccorso da un’idea del dottor Mario Cavazza e Curreri

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di Pierfrancesco Pacoda

Un classico della canzone d’autore italiana, cantato in coro da medici e infermieri. Una maniera per far sentire la propria voce fuori dalla consuetudine dei numeri del virus e dei turni devastanti di lavoro. Non avrà un effetto salvifico, la musica pop, ma è sicuramente il linguaggio più immediato e capace di dare sollievo mentale. Specie a chi è impegnato nell’emergenza , come il personale del Pronto Soccorso del Sant’Orsola, coordinato dal dottor Mario Cavazza che, andato in pensione da pochi mesi, è stato richiamato per collaborare alla lotta al virus come coordinatore della struttura. L’ospedale, nei giorni scorsi, è diventato il set di un video ispirato a Generazione di fenomeni, uno dei successi degli Stadio, che verrà presentato in anteprima oggi all’interno della puntata dell’1 maggio del Volo del Colibrì (dalle 15), la trasmissione promossa dal Comune e Fondazione Innovazione Urbana sulle loro pagine Facebook

Dottor Cavazza, come vi siete ritrovati protagonisti del video?

"Tutto è nato dalla mia lunga amicizia, e dalla mia ammirazione per Gaetano Curreri. Tra frequentazioni, quando si poteva, e conversazioni telefoniche negli ultimi mesi, Gaetano si è sempre informato su come reagivamo all’emergenza che ha costretto il mio reparto a reinventarsi continuamente, per fare fronte a una situazione che non ha precedenti. E lui, quando ci siamo sentiti per gli auguri di Pasqua, mi ha detto ‘Voi medici siete dei fenomeni’. Non ho potuto fare a meno di rispondergli: ‘Stai pensando al testo di una tua canzone?".

Generazione di fenomeni, appunto.

"Sì, abbiamo avuto l’idea di costruire insieme un omaggio al lavoro straordinario di tutta l’equipe dell’ospedale, medici, infermieri, tecnici, specializzandi, che sono da molto tempo in prima linea; non eroi, ma persone che fanno il proprio lavoro e alle quali i momenti di vicinanza, di leggerezza, di evasione, anche sono molto cari. È un modo per ricaricarsi, per ricreare le condizioni psicologiche necessarie per svolgere al meglio la nostra attività".

Così è nata la collaborazione con gli Stadio.

"Gaetano e gli altri della band hanno registrato, ognuno nelle proprie case, la canzone facendoci davvero sentire una ‘generazione di fenomeni’. E noi abbiamo immaginato il nostro reparto come un set, un posto per una volta gioioso, perché anche nel mezzo del dramma c’è bisogno di alleviare il peso. La risposta del reparto è stata entusiasta, hanno partecipato più di cinquanta operatori del Pronto Soccorso, ognuno con la sua piccola coreografia, un balletto, una scenetta, un gioco. Anche le riprese sono state fatte da un nostro infermiere. È un video casalingo, senza pretese di prodotto patinato, ma restituisce bene l’entusiasmo che ci accompagna, e che non ci lascerà mai, dall’inizio dell’emergenza".

Nel video c’è anche lei?

"Certo, mi vedrete in uno scherzoso siparietto con il mio successore alla guida del Pronto Soccorso, il professor Patrizio Giostra. Il video sarà una sorpresa per tutti!".

La parola a Gaetano Curreri. "Abbiamo registrato una ‘Sant’Orsola Version’, una versione inedita, con l’aggiunta di una strofa che nell’originale non c’era, includendo nei fenomeni dei quali parla la canzone, anche ‘Chi sta tutti i giorni qui in corsia’. A loro, a tutto il personale dell’ospedale è dedicato il brano che sostiene la raccolta fondi a favore della struttura sanitaria. Il desiderio, ne abbiamo parlato con la nostra casa discografica, è che la nuova Generazione di fenomen’ venga pubblicata, accompagnata dal video girato al Pronto Soccorso, e che i proventi vadano alla lotta al virus".

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