GIOVANNI DI CAPRIO
Cronaca

La gioia delle lavoratrici: "Un’emozione incredibile"

Pina Di Tullio, storica ricamatrice della Perla, ieri era davanti allo stabilimento "Siamo felici, ora vogliamo tornare subito a creare i nostri prodotti".

Pina Di Tullio, al centro con la collana di corallo, assieme alle colleghe ’perline’

Pina Di Tullio, al centro con la collana di corallo, assieme alle colleghe ’perline’

L’annuncio del ministro Adolfo Urso apre al rilancio della Perla e finalmente anche le ‘perline’ possono esultare. "La commozione è tanta", dice la storica ricamatrice Pina Di Tullio. "Un’emozione incredibile, sto provando a non piangere. Ho passato diversi momenti brutti, ora finalmente qualcuno crede in noi".

La vertenza è risolta. "L’azienda è fatta con le nostre mani. Mi aspettavo una risoluzione positiva? Certo, ci ho creduto fin dall’inizio", racconta Di Tullio. Per le lavoratrici vivere con la cassa integrazione non è stato per nulla semplice, tante competenze infatti, purtroppo, sono andate perse.

"Sono felice di aver raggiunto l’obiettivo – continua la ricamatrice –. Io spero che tutte le perline che sono andate via possano ritornare e lavorare per rendere l’azienda quel brand storico che è stato".

Di Tullio pensa al futuro: "Un altro tema è quello della formazione delle nuove generazioni, su questo ci sono delle buone prospettive. Piano piano credo che qualche lavoratrice in più arriverà".

Finalmente si può gioire: "Forza, tenacia e unione – racconta –. Le donne sono brave in questo". Dal 10 giugno Di Tullio si aspetta "un compratore con un piano industriale ben fatto e che ci permetta di riprendere a lavorare immediatamente. Ecco cosa ci manca: la quotidianità del lavoro", confessa la ’perlina’. Però, una delle paure dei sindacati e delle lavoratrici è la speculazione: "Penso positivo. Di sicuro chi ha comprato ha capito il valore del marchio, non credo voglia spezzettare l’azienda e poi andare via".

Una cosa che Di Tullio spera, inoltre, è che "chiunque sia ascolti i nostri consigli, a prescindere che sia uomo o donna. Però se fosse donna sarebbe meglio perché vedono il futuro in un modo migliore".

Di Tullio poi punta sull’orgoglio: "A noi perline nessuno ci avrebbe dato un centesimo, ma con la caparbietà ci siamo riuscite – dice –. Quindi uomo o donna l’importante è che abbia intenzione di rilanciare il marchio e capisca che lavorare qui è un sogno". Durante tutta la giornata di ieri, la lavoratrice ha indossato una collana di corallo con un corno: "L’ho sempre portata in segno di scaramanzia, alla fine ha portato bene", conclude emozionata.

Giovanni Di Caprio