
Il regista bolognese, pur essendo milanista, ha tifato per Ndoye e compagni "Da quanto l’ex allenatore è andato via la squadra ha fatto progressi".
L’aveva detto anche prima della partita che lui, pur da tifoso milanista, avrebbe sostenuto i ragazzi di Italiano. E ora Pupi Avati, regista bolognese doc, dopo il trionfo rossoblù si dice "commosso". Ospite di ’Un Giorno da Pecora’, la trasmissione in onda su Rai Radio1, Avati ha infatti raccontato come ha vissuto l’evento: "Ero simultaneamente tifoso rossonero e rossoblù. Milanista perché lo sono sempre stato, prima che lo diventassi in modo più tiepido dopo la cacciata di Maldini".
Poi la stoccata nei confronti dell’ex allenatore del Bologna Thiago Motta, partito l’estate scorsa verso i lidi juventini ma poi esonerato nel corso della stagione. Saranno stati in tanti, l’altra sera, a pensare a Motta con una punta di perfidia e di soddisfazione.
"Beh, certo – ha aggiunto Avati a Un Giorno da Pecora –, io sono anche tifoso bolognese, una squadra che da quando il traditore Motta se n’è andato ha fatto meglio di quanto fatto con lui. Io sono per le vendette e, alla fine, mi sono commosso".
Parole schiette, probabilmente condivise da tanti tifosi rossoblù. Avati, peraltro, prima della partita aveva come detto già annunciato per chi avrebbe fatto il tifo: "Temo che di fronte a questa scelta io tiferò Bologna, è dal 1964 che non vince nulla (in verità nel 1974 i rossoblù vinsero la Coppa Italia, ndr), io facevo il chierichetto allora. Il Bologna non ha mai avuto nulla, mentre il Milan è una squadra super blasonata...". Appunto.