FRANCESCO MORONI
Cronaca

La giungla degli affitti a Bologna: dai numeri ai casi-scandalo

Boom dei prezzi tra centro e periferia. Tecnocasa, lo studio: sale ancora il costo di monolocali, bilocali e trilocali. Il quadro su ‘Il Resto di Bologna’

Per studenti e precari è sempre più difficile trovare una soluzione a lungo termine, mentre spopolano i bnb: oltre 4.000 in città secondo lo studio di Confabitare

Per studenti e precari è sempre più difficile trovare una soluzione a lungo termine, mentre spopolano i bnb: oltre 4.000 in città secondo lo studio di Confabitare

Bologna, 24 gennaio 2025 – La situazione degli affitti a Bologna è davvero una giungla. Lo dimostrano anche gli ultimi dati dell’ufficio studi del gruppo Tecnocasa: +5,2% per il prezzo dei monolocali, +5,8% per i bilocali, +2,9% per i trilocali in un solo anno. I canoni di locazione continuano ad aumentare, questa è una costante di ogni report o indagine che racconti il quadro sotto le Torri. Tecnocasa, inoltre, passa in rassegna nel dettaglio anche le varie zone. E così in centro, nell’area tra le vie Indipendenza e Marconi, un monolocale in affitto costa 800 euro, un bilocale 1000, un trilocale 1200. Non solo, perché se ci si sposta fuori dalle mura il risultato non cambia: nel quartiere San Donato-San Vitale un monolocale a meno di 550 euro non si trova e i trilocali si aggirano tutti intorno ai 1000; anche tra la Bolognina e Corticella i monolocali non scendono sotto 550 euro, mentre bilocali e trilocali arrivano rispettivamente a 850 e 1100; oppure le zone di Borgo Panigale e Saffi, con monolocali tra 580 e 650 euro, bilocali tra 750 e 800, trilocali tra 800 e 900. E la lista continua.

Sono i numeri di una città che cambia e sembra mettere sempre più in difficoltà chi cerca una stanza o un appartamento in affitto, mentre il turismo aumenta di pari passo ai bed & breakfest e ai cosiddetti ‘affitti brevi’. A farne le spese sono soprattutto studenti e giovani lavoratori, in particolare i precari, come è risaputo.

Il caso-scandalo di una stanza (si fa per dire...) di appena 8 metri quadrati affittata a 600 euro al mese, emerso da un’inchiesta del Carlino e arrivato alla ribalta delle cronache anche nazionali, parla da solo. Ma le indagini portate avanti dai nostri cronisti, negli ultimi anni, sono state diverse e c’è chi è arrivato a confessare di pagare addirittura 400 euro per un posto letto in doppia (quindi 800 per uno spazio poco più grande di 10-12 metri quadrati).

In mancanza di normative nazionali adeguate, come ripetono enti e istituzioni locali e regionali, e di un’azione decisa della politica per risolvere i problemi, i Comuni stanno provando a trovare soluzioni. Ci sta provando anche quello di Bologna con la nuova Fondazione agenzia per l’abitare, che punta a intercettare appartamenti e immobili sfitti per rimetterli sul mercato a canone calmierato (secondo l’ultimo osservatorio sono tra 13.000 e 15.000 quelli inutilizzati nell’Area metropolitana). Offrendo, in sostanza, una proposta dignitosa a chi non può permettersi di pagare certe cifre ogni mese. Gli scettici, però, hanno bollato il tentativo come qualcosa di non troppo diverso dalle molteplici azioni messe in campo negli ultimi anni. Come ‘Mille case per Bologna’, ad esempio, quando nel 2019 c’era ancora il sindaco Virginio Merola, che – va detto – una scossa così decisiva alla crisi abitativa non l’ha data. Nella speranza che, questa volta, sia diverso.

Tutti i dati, i problemi, i casi studio, gli strumenti in campo per attraversare la giungla degli affitti in città sono al centro della puntata di oggi del nostro podcast gratuito ‘Il Resto di Bologna’, che ogni giorno in compagnia dei giornalisti del Carlino offre qualche spunto in più, accompagnando i servizi sulle pagine del giornale con un format digitale e innovativo, che può essere ascolto e riascoltato ogni volta che si vuole. Per farlo basta andare sul sito online della nostra testata o sulle principali piattaforme di riproduzione, come Spotify, Google Podcast e Apple Podcast.