La movida si scatena: controlli senza multe

In piazza San Francesco i venditori abusivi sostituiscono le rose con le mascherine. Carabinieri e polizia hanno monitorato la serata

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e Nicoletta Tempera

Le mascherine hanno sostituito le rose, ma non le birre, in piazza San Francesco. Con il ritorno della movida ‘a distanza’ (ma non troppo) nelle strade più gettonate sono tornati anche i venditori abusivi. Che, per adeguarsi alla domanda crescente di dispositivi di protezione, hanno riadattato il proprio businness. Venerdì sera, il Pratello è tornato ai numeri di sempre. Tantissime le persone, almeno duecento tra lì e la vicina piazza: pochissime, malgrado la nuova ‘offerta commerciale’ con indosso la mascherina. La prima serata di movida vera in città ha visto polizia e carabinieri impegnati nel controllo delle misure di sicurezza sanitarie. Non sono state fatte multe, ma le forze dell’ordine hanno invitato, di volta in volta, i gruppi di ragazzi a mantenere la distanza minima. I militari dell’Arma, che si sono concentrati tra Pratello e piazza San Francesco, hanno ispezionato anche i locali, con la collaborazione della polizia municipale: tutti hanno dimostrato attenzione e rispetto delle norme. E tutti avevano i tavoli pieni.

Gli esercenti hanno fatto la loro parte anche richiamando all’attenzione i clienti, quando si fermavano in gruppo di fronte ai bar. Gli unici tre locali chiusi sono stati il Mutenye, il Barazzo e Zapap, in protesta perché multati negli scorsi giorni. Gli altri, alle 22 spaccate, hanno concluso il servizio di asporto. Tutto nella norma. Più o meno simile la situazione in piazza Santo Stefano e in piazza Aldrovandi, dove invece è intervenuta la polizia. In zona universitaria in particolare l’attenzione si è concentrata sui diversi gruppi di ragazzi seduti a bere birre e cocktail sul muretto, accompagnando la bevuta con la musica sparata dalle casse bluetooth. Al di là delle mascherine e del distanziamento, più o meno rispettati da tutti (anche se in alcune occasioni è stato necessario un richiamo da parte delle forze dell’ordine), un problema che neppure la pandemia ha eliminato è l’abitudine a fare la pipì in strada. Alla faccia del mantra sulla necessità di rispettare le minime norme igieniche. E in questo caso anche civili.

In questa prima serata di movida vera della Fase 2, gli unici multati sono stati tredici ragazzi, tra i 24 e i 30 anni, che si erano messi a grigiare nel cortile di un condominio di via Riva Reno. L’attenzione dei vicini di casa, oltre che dagli schiamazzi, è stata richiamata dall’inconfondibile odore di carne alla brace. E l’assembramento culinario è stato così segnalato al 112. Erano circa le 21,30 e sul posto sono arrivati i carabinieri del Radiomobile che hanno interrotto sul più bello la cena e hanno multato i ragazzi in base alle nuove disposizioni sull’emergenza da Covid-19. Di tredici, soltanto uno abitava nel palazzo.

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