Bologna, la nuova Montagnola non ha pace: firme contro la riqualificazione

Petizione sul web dei cittadini, che 'chiamano’ l’amministrazione: "Il progetto va ridiscusso". Le critiche alla struttura di Cucinella nel parco

Il rendering della struttura progettata da Mario Cucinella per il parco della Montagnola

Il rendering della struttura progettata da Mario Cucinella per il parco della Montagnola

La foglia bianca dell’archistar Mario Cucinella non è ancora realtà. Ma già fa discutere.

I comitati della Montagnola, già critici sul piano di riqualificazione che prevede una struttura nel parco con sala polivalente, spazi per laboratori, tavolini, bar e wc pubblici, avevano chiesto all’amministrazione un’assemblea pubblica per discutere del progetto. Ma, non avendo ottenuto risposta, la mobilitazione dei cittadini e delle cittadine della Montagnola è sbarcata con una petizione su change. org, raccogliendo finora 340 firme. Al grido ’MontagnolaPride-Non toccare il verde’, i proponenti rimarcano che "il Comune non ha mai risposto alle nostre richieste di chiarimenti su un progetto da 2 milioni di euro che verranno utilizzati solo per edificare e non per il parco". Punto dolente: la costruzione che va a sostituire la tendostruttura circolare (già demolita) passerà da 380 a 500 metri quadri. Morale: l’amministrazione parla di intervento green, ma riduce la superficie calpestabile e aumenta così, "il consumo di suolo in tempi in cui invece si dovrebbe aumentare il verde e non toglierlo", rivendicano i cittadini. Che, comunque, ribadiscono: "Nessuno si ’oppone’ in modo cieco all’intervento assegnato direttamente all’architetto Cucinella, un bell’edificio nel parco può costituire un valore aggiunto. Ma – viene sottolineato – il cantiere è fermo dal 21 aprile e nel frattempo si è interdetta agli utenti un’area estesa del parco". Da qui, una serie di richieste al Comune: dal ridimensionamento del cantiere alla discussione del progetto fino all’utilizzo di parte delle risorse per i giochi dei bimbi. Infine, si chiede che il nuovo spazio sia gestito dal Comune e diventi una seconda piazza coperta di Sala Borsa. Laura Montagna, del comitato ’Free Montagnola’ (tra i promotori della petizione coi presidenti di gestione del Nido Betti, Betti 2 e Betti 3, al comitato genitori Ic6 e agli utenti dell’area cani), lamenta "lo scarso coinvolgimento di chi, il parco, lo vive coi propri figli tutti i giorni. Prima della mega struttura di Cucinella, c’erano tante cose urgenti. I giochi allo sfascio, la pavimentazione già deteriorata, le aiuole scomparse. Pure i bagni pubblici sono sempre chiusi, salvo il venerdì e il sabato. Altro che rivoluzione verde, qui c’è solo terra bruciata...".

Incalza la giunta Lepore anche il consigliere di Bologna Ci Piace, Gian Marco De Biase: "Ci aspettavamo un maggior ascolto dei cittadini. Rimaniamo perplessi per la scelta che il Comune ha fatto nell’affidare l’incarico della progettazione non con un bando di gara, ma con una procedura negoziata (con una raggruppamento temporaneo di imprese avente come capogruppo Mario Cucinella architects srl). Questo in virtù anche della cifra del corrispettivo che ammonta al netto degli oneri fiscali e previdenziali a 110mila euro".

Rosalba Carbutti

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