Nessuna possibilità che la piscina nuova sorga dove esiste quella attuale, e la possibilità invece sempre più concreta che il nuovo impianto, per il quale "saranno necessari 3-4 anni", nasca dove la città ha previsto il maggior sviluppo in futuro, ovvero a nord della via Emilia, come anticipato pochi giorni fa dal ’Carlino’. Sono tanti i temi sviluppati durante la conferenza stampa di ieri mattina che verteva sul tema caldissimo della piscina chiusa ormai da mesi e con la soluzione-ponte del pallone pressostatico che verrà completata a giorni. "Avremmo potuto anche anticipare l’apertura intorno al 20 dicembre, ma di concerto con il gestore e con l’associazione Swim abbiamo pensato che la soluzione migliore fosse quella di riavviare l’attività all’inizio del nuovo anno". Il sindaco Fausto Tinti, seduto al tavolo con rappresentanti di Swim, Sogese e con gli interni Barbara Emiliani e Mauro Lorrai (rispettivamente dirigente dell’area servizi amministrativi e responsabile del servizio delle opere pubbliche), ha spiegato presente e futuro della piscina castellana. Conti alla mano, la soluzione ponte avrà circa "650 mila euro di costo", ha spiegato Barbara Emiliani, "e non sarà – ha avvertito Tinti –, una soluzione definitiva. Nel 2023 dovremmo individuare area e finanziamenti per la nuova piscina, accelerando un progetto che sarebbe stato posticipato di qualche anno senza questa sopraggiunta problematica".
c. b.
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