La Perla, arrivati gli stipendi. Ma manca il piano industriale: "Serve prospettiva futura"

L’assessore Colla: "Rischiamo di perdere l’azienda"

La Perla, arrivati gli stipendi. Ma manca il piano industriale: "Serve prospettiva futura"
La Perla, arrivati gli stipendi. Ma manca il piano industriale: "Serve prospettiva futura"

Gli stipendi di agosto delle 350 lavoratrici dello stabilimento bolognese de ‘La Perla’ sono stati pagati. L’azienda (il gruppo è controllato dal fondo anglo-olandese Tennor, la cui proprietà appartiene al finanziere tedesco Lars Windhorst, ndr) ha quindi rispettato gli impegni presi al tavolo convocato al Mimit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) lo scorso 5 settembre.

Già nelle settimane scorse, la proprietà aveva pagato gli stipendi arretrati di luglio, ma dopo la convocazione di Roma c’era grande attesa per la liquidità di agosto. Ora, il prossimo impegno del colosso anglo-olandese sarà quello di definire una road map di interventi finanziari chiara e in tempi brevi affinché riparta quanto prima la produzione del sito bolognese.

Dopo il pagamento, andato finalmente a buon fine, degli stipendi per le 350 maestranze che negli anni hanno reso grande lo storico marchio di lingerie, ora la partita per ‘La Perla’ si gioca tutta sul futuro dell’azienda. "Serve – le parole dell’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla – un piano industriale all’altezza che dia prospettiva di futuro.

Altrimenti rischiamo di vedere il depauperamento de La Perla, un patrimonio fatto di storia e di straordinarie lavoratrici".

Un piano industriale che dovrà arrivare, tra le altre cose, entro la metà del mese di ottobre come richiesto dalla sottosegretaria al Mimit, Fausta Bergamotto, alla fine dell’incontro dello scorso 5 settembre. Bergamotto ha inoltre chiesto di incontrare personalmente il finanziere Lars Windhorst per conoscere il suo piano di rilancio dell’impresa.

c. c.