La polisportiva Msp festaggia 60 anni

La società coinvolge 460 tesserati per dodici diverse discipline. Il presidente Zanasi: "Compleanno in un momento difficile"

La polisportiva Msp festaggia 60 anni

Atleti, genitori e piccoli allievi hanno fatto tutto il possibile per ripulire ed asciugare sia la palestra. e gli spogliatoi

La Polisportiva di Monte San Pietro compie 60 anni. Un anniversario che arriva però in un momento difficile, visto che l’altra domenica gli impianti principali della società fondata il 2 novembre 1964 e che coinvolge 460 tesserati attivi in dodici diverse discipline sportive, è stata danneggiata dall’alluvione. Con la conseguenza che le celebrazioni verranno spostate un po’ più avanti, in tempi migliori, perchè gli ultimi giorni tutte le energie disponibili sono state impiegate nella pulizia e nel ripristino delle condizioni minime per poter riprendere le attività.

"Atleti, genitori e piccoli allievi hanno fatto tutto il possibile per aiutarci a ripulire ed asciugare sia la palestra che il campo e gli spogliatoi del calcio. Fra l’altro proprio lo scorso agosto avevamo portato a termine un restyling del palazzetto che dovremo rifare", dice stanco ma sostenuto dalla dimostrazione di vicinanza di tutto il movimento sportivo il presidente Pier Paolo Zanasi che ha quantificato il danno al centro sportivo di Ponte Rivabella in circa 8mila euro, tra attrezzature e ambienti da sistemare. Fondi che non ci sono. Da qui l’idea di lanciare una pubblica raccolta di fondi sulla piattaforma di crowdfunding Gofundme. Obiettivo puntato quindi su questa cifra necessaria per riacquistare le attrezzature danneggiate e per acquistare il materiale col quale i tanti volontari collaboreranno anche al ripristino.

"Abbiamo fiducia che questo nostro appello verrà raccolto da tutti quanti hanno a cuore gli impianti nei quali tutta la comunità di Monte San Pietro pratica lo sport" aggiunge Zanasi che dal passato della Polisportiva trae l’energia per guardare avanti.

Una realtà che affonda le sue radici nel lontano 2 novembre 1964 quando un gruppo di volontari del territorio, tra cui Virginio Merzari, spinto dalla volontà di offrire ai cittadini la possibilità di fare sport, diede vita a quello che oggi è uno dei punti di riferimento per piccoli e grandi atleti nel territorio tra Reno e Samoggia.

Il calcio, poi il podismo, la pallavolo e il tennis furono le attività che nei primi anni costituirono il primo nucleo di appassionati che vestirono le divise giallo-blu scelte dal primo presidente Pippo De Maria. Dopo pochi anni la guida di lungo periodo di Iader Palmieri. Una realtà che è cambiata nel tempo e che oggi si organizza in cinque sezioni: calcio, basket, volley, doposcuola e centri estivi.

Gabriele Mignardi