La politica c’è, ma solo se si fa per le persone

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Fabio

Battistini*

Poi c’è Bologna.

È gradevole passeggiare in centro magari affollato da turisti, ma questa bellezza avviene grazie alla sapienza di antichi amministratori, vescovi, artisti, santi e condottieri. Non bastano però il frou frou di iniziative effimere e gli slogan di una sinistra che dice di esser progressita ma è la più ligia ai dettami del turbocapitalismo feroce e delle ideologie imperanti. Bologna, una città non a caso sterile, che invecchia, che investe su progetti vecchi. Così come vecchia è la distinzione tra sinistra e destra: più corretto dire ci sono da un lato i “sistemati”, i garantiti, e dall’altra i pericolanti.

Noi ci siamo posti come novità culturale e politica contro i poteri conservatori della città. Compresi alcuni media che all’inchiesta preferiscono il conformismo. Abbiamo proposto il coinvolgimento di maggioranza e opposizione e delle realtà attive sul territorio per le questioni fondamentali: dal comune tavolo della Fondazione di partecipazione per la gestione dei fondi del Pnrr, a quello comune sul tema della denatalità. Il silenzio che è seguito da parte della maggioranza è grave. Ma non ci fermiamo, abbiamo presentato la nostra associazione #BolognaCiPiace. Politica si fa con le persone e per le persone. Il crescente impoverimento e la criminalità giovanile sono campi su cui una amministrazione meno attenta a slogan e a passerelle potrebbe fare molto, cambiando orientamento rispetto ad una gestione debole ed ideologica. Ma se poi nemmeno riesce a far funzionare i condizionatori nei propri uffici… per non parlare della telenovela people mover. Il risulto è una città ingolfata e vecchia. Sotto le apparenze frou-frou. Ed è tra le molte crepe che si mostra il lato buio di Bologna.

*Presidente

di Bologna Ci Piace

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