La primavera al Lido parte senza il chiosco

Il bar e le cabine nella spiaggia sul Reno verranno montati non prima della metà di giugno. Il contratto prevede lavori per 400mila euro

La primavera al Lido parte senza il chiosco

La primavera al Lido parte senza il chiosco

Sarà una primavera senza Lido. La ‘spiaggia dei bolognesi’ sul Reno con vista sulla Chiusa aprirà chiosco e cabine non prima della metà di giugno. L’impegno è quello assunto dal nuovo gestore che pochi giorni fa ha iniziato i lavori previsti all’interno del chiosco di proprietà comunale. A riferirlo è direttamente il sindaco di Casalecchio che risponde così alla raffica di critiche dei cittadini che per il secondo anno consecutivo vedono arrivare la bella stagione ma senza la possibilità di godere appieno della grande bellezza che si gode sulla riva del fiume dove, in corrispondenza dello sbarramento che dà origine al canale, il Reno forma un ampio specchio d’acqua sul quale dalla fine dell’Ottocento si davano appuntamento casalecchiesi e bolognesi per un bagno d’acqua dolce (oggi vietato) o semplicemente per i bagni di sole. Fino alla pandemia, insieme al parco Talon che fa da sfondo, è stato lo spazio più frequentato da casalecchiesi e bolognesi.

La concessione del chiosco è stata prorogata nei tempi del lockdown per poi essere oggetto di un nuovo bando vinto da un nuovo gestore che solo un mese fa, col consiglio comunale del 9 marzo, ha avuto il via libera per realizzare la ristrutturazione del chiosco con un modesto aumento del dehor. Nel frattempo sono state fatte alcune sistemazioni del verde, ma serviranno diverse settimane per portare il Lido alle condizioni pre-Covid e vedere il termine degli investimenti da 400mila euro previsti nel contratto di concessione.

"E servirebbe anche un adeguato piano per i parcheggi dal momento che anche solo il ritorno alla situazione precedente riproporrebbe l’assalto ai posti auto e alle vicine vie residenziali", hanno ricordato i consiglieri civici Cevenini e Tonelli ai quali hanno replicato gli assessori Nanni e Negroni: "Si stanno definendo accordi col vicino parcheggio Ronzani ed è auspicabile che al Lido almeno i residenti si abituino a venire a piedi o in bicicletta" hanno detto gli assessori. Seta e Tonelli (opposizione) hanno reso merito al precedente gestore: "Pur avendo partecipato è stato escluso, ma va ricordato che Doriano ha avuto il merito di rilanciare il Lido, facendosi carico anche di problemi endemici in zona, come lo spaccio", ha ribadito la Seta mentre l’assessora Negroni e la consigliera Alice Morotti (Pd) hanno sottolineato la trasparenza dell’operazione che garantisce l’interesse pubblico nella gestione del bene di proprietà comunale.

Gabriele Mignardi

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro