La protesta monta: fatture bruciate in piazza

Flash mob del movimento ’Noi non paghiamo Emilia-Romagna’: "Non possiamo permetterci di saldarle"

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Bollette infuocate. Ieri decine di persone si sono riunite in via Ugo Bassi per protestare contro il carovita e l’inflazione e hanno bruciato simbolicamente le bollette di luce e gas. L’iniziativa è stata organizzata dalla campagna ‘Noi Non Paghiamo Emilia-Romagna’, promossa da gruppi di lavoratori per protestare contro i rialzi "che non possiamo permetterci di pagare – hanno denunciato i manifestanti – e non pagheremo". "La lotta – spiegano ancora i partecipanti al presidio – nasce dall’Inghilterra, dove migliaia di persone stanno scendendo in piazza chiedendo di non far ricadere più sulla popolazione i costi della guerra". "I consumi di luglio sono arrivati da 670 euro a 2.020 euro, e non ho lavorato a pieno regime. Adesso temo che passerò da 1.3001.400 euro di bollette a 5mila euro, ed è insostenibile", dice Oberdan, panettiere che rischia di lasciare a casa tre dipendenti e chiudere. E così, bruciano le bollette in via Ugo Bassi. Le persone, una alla volta, si avvicinano al falò gettando il documento nel fuoco in silenzio, con molta rabbia. Dopo il flash mob, un piccolo corteo ha sfilato fin sotto alle Due Torri distribuendo volantini. Il prossimo appuntamento è l’8 ottobre in via Nicolò dall’Arca per organizzare i prossimi appuntamenti e presidi.

Matilde Gravili

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