La quiete (apparente) dopo la tempesta. Venerdì notte, quando la movida comincia a prendere il sopravvento, improvvisamente Piazza dei Martiri si svuota. Uno dei luoghi più caldi della città, spesso al centro dell’attenzione mediatica e politica per via dei numerosi casi di aggressioni e spaccio, ora quasi deserto. Si vede solo qualcuno di passaggio e anche in via Amendola, Gramsci, dei Mille, Marconi e Don Minzoni pare regnare la calma. Sono le due del mattino, uno degli orari più sconsigliati da queste parti, ma non notiamo alcuna attività sospetta. Di tanto in tanto una volante percorre più volte il giro della rotonda, non nota nulla di ambiguo e se ne va. Eppure, appena tre giorni fa, è stato registrato proprio qui l’ennesimo episodio di violenza che si consuma in una zona della città già troppe volte finita ai disonori delle cronache: un uomo di 37 anni è stato accoltellato alla gola. I motivi? Ancora non chiari, ma non è escluso, visto il contesto, che possa trattarsi di una resa dei conti per droga. Episodi di spaccio, risse e aggressioni sarebbero all’ordine del giorno. Lavoratori e residenti sono esausti e spaventati, soprattutto da quando, lo scorso 30 agosto, in via Don Minzoni una ragazza è stata seguita fin dentro l’androne del palazzo, spinta nell’ascensore e poi abusata da un ventenne gambiano.
La situazione sembra essere fuori controllo: nella giornata di ieri, infatti, il sindaco Matteo Lepore ha effettuato un sopralluogo in Piazza dei Martiri insieme al comandante della polizia locale Mignani. Molti bolognesi hanno iniziato a evitare di passare in questa zona se non strettamente necessario. In queste notti, come mai Piazza dei Martiri appare quasi deserta? Molto probabilmente spacciatori e malintenzionati hanno allentato la presa in seguito all’attenzione politica, mediatica e delle istituzioni e per qualche giorno potrebbero girare alla larga dalla piazza, oppure cambiare definitivamente zona. Ma questo lo scopriremo solo nei prossimi giorni.
Marco Santangelo