Street rave parade Bologna, rabbia degli automobilisti: "Non riusciamo a tornare a casa"

Il corteo ha paralizzato tutte le strade cittadine. "Manifestano per i diritti, ma poi li negano a noi"

Non c’è tregua per il traffico in città. Martedì lo sgombero dello stabile occupato dai collettivi, seguito dalla giornata uggiosa e nevosa di mercoledì; venerdì lo sciopero dei sindacati ha messo in subbuglio le vie del centro, intasando anche la tangenziale e i viali. E ieri il colpo di grazia, con il corteo della street rave parade, che ha letteralmente bloccato lo scorrimento dei veicoli. Non c’è pace per gli automobilisti, nemmeno durante il fine settimana. Da via Carracci il traffico è stato congelato per ore, rendendo inagibili viale Pietramellara e via Masini. Le code sono diventate infinite in un battibaleno, coinvolgendo, inevitabilmente, anche i mezzi pubblici: bus e filobus hanno cambiato itinerario, creando non pochi disagi ai cittadini.

Street rave parade oggi a Bologna, migliaia in corteo: traffico in tilt - 

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Traffico in tilt per la street rave parade (FotoSchicchi)
Traffico in tilt per la street rave parade (FotoSchicchi)

"Non è possibile lavorare in questo modo – grida un autista –. Non possiamo garantire un servizio idoneo a chi si muove con gli autobus soprattutto nei giorni festivi". Il caos è degenerato quando gli agenti della Polizia municipale hanno cercato di far defluire il traffico: tutto inutile, le inversioni di marcia e cambi di rotta improvvisi hanno messo in pericolo i passanti e gli stessi conducenti. E la rabbia degli automobilisti è diventata incontrollabile: un uomo al volante di un furgoncino è sceso dal mezzo per litigare con un altro conducente. Un altro episodio ha visto un altro uomo inveire contro un vigile, che gli indicava un percorso alternativo. I clacson suonavano all’impazzata. "Non se ne può più – dice un automobilista –. Non ci possono essere solo due vigili a gestire questo caos". "Mi pare di sognare – gli fa eco un altro –. Mi stanno negando di rientrare a casa".

Nel blocco generale, anche le volanti delle forze dell’ordine. Un’immagine surreale, che ha portato la città in uno stato di anarchia: nessun rispetto per cartelli, semafori e polizia. Tra i momenti di tensione, un automobilista che stava per investire tre signore. Urla e grida di lamentele non hanno fatto altro che peggiorare l’aria già tesa. "Basta, siamo stanchi – tuona una signora –. Sono in coda da un’ora e avrò percorso cento metri". Il blocco della circolazione ha investito i viali, intasando le strade dalla zona della stazione fino a porta San Donato; bloccato anche il tratto tra le porte San Felice e Lame. "Sono arrabbiato – esclama un conducente –. È davvero grave permettere un blocco totale del genere. Manifestano per i diritti, e poi li negano a noi". La settimana di passione, quindi, pare non avere fine. Ma la pazienza dei cittadini è esaurita. Le code, iniziate verso le sedici, sono diventate chilometriche. "Il blocco non si smaltirà prima di notte – prevede un motociclista –. Il Comune non doveva solo gestire, ma limitare il fenomeno, intervenendo prima e in maniera più organizzata".

Mariateresa Mastromarino

 

 

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