La contestata discarica di Baricella non è una ’priorità’ per la Regione. "La Giunta regionale si esprima in merito al recente pronunciamento del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso di Herambiente sull’ampliamento della discarica". Lo ha chiesto la Lega con un’interrogazione di Michele Facci e Daniele Marchetti. "La decisione del Consiglio di Stato – ha sottolineato Marchetti – assume una preoccupante valenza ambientale, in quanto in sostanziale contrasto con le nuove disposizioni introdotte dalla Regione finalizzate a sostenere l’economia circolare, ridurre la produzione di rifiuti urbani, sostenere il riuso dei beni e quindi aumentare la raccolta differenziata, con una corrispondente riduzione del ricorso allo smaltimento di rifiuti in discarica, così da conformarsi ai parametri europei in materia".
La risposta è arrivata dall’assessore regionale alla Montagna e Aree interne Igor Taruffi: "Sulla decisione di ampliare la discarica per rifiuti speciali di Baricella è tuttora pendente l’opposizione del Comune interessato. Per le politiche regionali la discarica si pone come ultima possibilità nella gerarchia europea di gestione dei rifiuti. Per i rifiuti speciali, inoltre, è stato introdotto l’obiettivo di riduzione del 10% rispetto al dato del 2018. Occorre attendere il giudizio sull’opposizione del Comune da parte del Consiglio dei ministri. L’impianto di Baricella non risulta inoltre più strategico come definito nel Piano regionale di gestione dei rifiuti approvato nel 2022".
Il consigliere Marchetti si è detto non soddisfatto: "Serve una posizione più precisa che esprima netta contrarietà da parte della Regione". Da Baricella il consigliere comunale Mirko Lazzari rincara la dose: "Come si può anche solo pensare di installare una discarica di rifiuti speciali in una zona soggetta a inondazioni? È la seconda volta in pochi anni che in quell’area bisogna andarci col canotto. Hera ripensi al progetto e cerchi un luogo diverso. Magari lontano da Baricella".
z. p.