La Regione scenda in campo al più presto

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Alessandro

Santoni*

Quello della carenza dei medici di base è un tema da me sottoposto all’attenzione di autorità competenti e Regione più volte. Si tratta di un’allarme che dura da mesi, soprattutto nel territorio dell’Appennino e se dal lato Ausl sono state fatte delle azioni nel tentativo di arginare questa situazione, dalla Regione sono due mesi ormai che aspettiamo contributi e un impegno per garantire i rimedi che servirebbero. Da parte mia sono state fatte continue sollecitazioni alla segreteria dell’assessorato alle politiche per la salute. I Comuni dell’Appennino infatti è da tempo che portano all’attenzione della conferenza territoriale sociale e sanitaria metropolitana il problema causato dalla carenza di medici di famiglia che scelgono di lavorare qui da noi. Ciò che cerchiamo sono risposte, per continuare in un percorso di inserimento e ricambio generazionale la cui prima fase a questo punto manca la propria conclusione perché dalla Regione non arrivano i riscontri necessari a fornirci un quadro completo della situazione. In Appennino il problema è lo stesso di altri territori della città metropolitana, se non peggiore, perché qui il ricambio dei professionisti è ancora più lento. Nei prossimi mesi poi assisteremo a nuovi pensionamenti e la criticità potrebbe allargarsi a macchia di leopardo anche ad altri Comuni della montagna. Siamo preoccupati e vorremmo arrivare a una chiusura di questa fase di tamponamento dei problemi per poi poterci concentrare su una risoluzione strutturale. Tra una decina di giorni, il 28 aprile, ci sarà una nuova riunione della conferenza territoriale metropolitana, in cui auspico che possano esserci passi avanti decisivi e indicazioni su come appunto tamponare le vacanze che perdurano.

*Sindaco

San Benedetto

Val di Sambro

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