La Resistenza al cinema nel calendario dell’Anpi

Le illustrazioni sono state fatte dai fumettisti dell’Accademia di Belle Arti. Da ’Paisà’ a ’La notte di San Lorenzo’: in ogni mese la ’rilettura’ di un film

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Gennaio è Le quattro giornate di Napoli di Nanni Loy, febbraio Roma città aperta di Roberto Rossellini, marzo La notte di San Lorenzo dei fratelli Taviani e aprile Paisà, ancora di Rossellini. Sono questi, quattro titoli fondamentali di una filmografia sulla Resistenza, che, con altri otto, compongono il calendario 2023 dell’Anpi Pratello, che sarà in vendita a 10 euro in varie librerie ed edicole della città, ma anche domani al Mercato del Pratello e il 23 al Mercato Ritrovato nelle piazzette Pasolini e Magnani. Ma non è questa la vera notizia del progetto.

Il cuore dell’iniziativa sta nell’avere chiesto a future fumettiste e fumettisti dell’Accademia di Belle Arti di illustrare una scena a scelta da questi titoli storici del Novecento (la collaborazione della Cineteca è stata fondamentale), compiendo così quell’azione di avvicinamento di generazioni che la nostra società necessita più che mai e che Anna Cocchi, presidente Anpi provinciale, auspica. Perché la storia va diffusa, ma va anche cercato un linguaggio attrattivo e comprensibile ai più giovani. L’Anpi Pratello, del resto, ama il mondo dell’arte e del fumetto già da tempo, da quando cioè ha lanciato il primo calendario nel 2020, raccontando azioni di resistenza significativa, allegando dei post it che potevano servire a integrare la ‘grande storia’ con quella personale.

Quest’anno è toccato al cinema, che rappresenta ancora un linguaggio di forte presa sulla contemporaneità, anche se, spiega Cristiana Scappini, "i nostri giovani iscritti non amano molto i film in bianco e nero". E per gli artisti del biennio di linguaggi del fumetto– 6 ragazze e 6 ragazzi per lo più ancora alle prese con lo studio –, com’è stato entrare nel mondo del neorealismo? Lucia Vagnoni ha interagito con il film di Loy del 1962 e ha scelto la scena in cui i napoletani gettano le cose dalle finestre, per creare barricate contro i nazisti, ammettendo di non conoscere questa storia, ossia quella della liberazioni di Napoli. Eva Daffara, amante del neorealismo, confessa la grande opportunità con Roma città aperta, di potersi confrontare con ‘le esigenze visive e tematiche del Neorealismo, un capitolo del cinema italiano che è necessario riportare alla memoria, soprattutto ai giorni nostri". Francesco M. Ghedini (aka EMME) è entrato nelle scene di Achtung! Banditi! di Lizzani e ha spiegato come "sia il percorso scolastico che la mia cultura famigliare, mi hanno insegnato a ricordare cosa hanno compiuto i miei avi partigiani e questa è stata una nuova occasione per cimentarmi di nuovo con la tematica così importante". Altri titoli: Tutti a casa di Comencini, La lunga notte del ‘43 di Vancini, Il partigiano Johnny di Chiesa, Una vita difficile di Risi, L’Agnese va a morire di Montaldo, I sette fratelli Cervi di Puccini e L’uomo che verrà di Diritti.

Benedetta Cucci

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