La ricetta del Comune ha fallito

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Francesco

Sassone*

Quello della sicurezza stradale è un tema certamente complesso che interessa tutti i cittadini bolognesi e non deve e non può essere banalizzato né sottovalutato. Sono i dati i soli che posso darci un quadro oggettivo, più di ogni ipocrita retorica o demagogia spicciola. Se l’obiettivo che si vuole ottenere è quello di ridurre il numero dei sinistri stradali e delle vittime, le politiche adottate sino ad oggi dalle varie amministrazioni a guida Pd si sono rilevate del tutto inefficaci. A dirlo, purtroppo, son i dati stessi dei sinistri, dei feriti e dei decessi. Una politica di prevenzione che si basa solo sull’installazione di autovelox o zone 30 senza alcun tipo di controllo, ai fini della sicurezza stradale in città, è pressoché inutile. Cosa ben diversa, invece, per le casse del Comune che dalla installazione dei velox ha visto entrare vagonate di milioni di euro nel suo bilancio. Chi infrange il codice della strada, qualsiasi mezzo usi, macchina moto o bici, è giusto che venga sanzionato, ma i cittadini meritano rispetto e verità. Sono tanti gli strumenti che si possono adottare e che permetterebbero una reale lotta all’aumento dell’incidentalità in città come i dissuasori, una migliore segnaletica luminosa, maggiori interventi nelle scuole per educare e sensibilizzare i giovani al rispetto delle regole del codice della strada e soprattutto una migliore e più costante manutenzione delle strade, oggi troppo carente, perché una strada dissestata è già di per sé pericolosa. Se gli incidenti stradali a Bologna non calano un motivo ci sarà, qualcuno ha fallito.

*Capogruppo di Fd’I

in Comune

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