Certo che Mattia Santori è un personaggio un po’ naif, una figura piuttosto creativa per il consiglio comunale. E’ nato Sardina ed è diventato consigliere Pd. Dovrebbe occuparsi di turismo ma la cannabis e la sua legalizzazione per lui sono un’ossessione. In passato ha affermato di coltivarla e di farne uso personale (quindi non punibile dalla legge), vai poi a sapere se è vero se è una trovata di marketing. Recentemente si è fatto notare per un’altra proposta innovativa: portare il consiglio comunale in visita a uno stabilimento per la produzione di cannabis: ha depositato formalmente una richiesta di udienza conoscitiva per visitare uno stabilimento di lavorazione, produzione e commercializzazione di cannabidiolo (Cbd) con sede nel bolognese. Si ignora per ora in quanti si sono iscritti alla visita guidata. Ci sono problemi come la violenza giovanile, la violenza sulle donne, la città ai 30 all’ora, il contestato tram, il passante autostradale, il caro affitti, il rumore degli aerei sul quartiere Navile. Tutti nodi verso cui la giunta e il consiglio comunale mostrano impegno con soluzioni più o meno condivise dai cittadini, anche contestate, ma che attengono alla vita della città. E il cavaliere solitario Santori si segnala alla ripresa dei lavori puntando ancora una volta sulla cannabis. Chi è fuori tema? Lasciamo la risposta ai cittadini. A proposito: dove sono finite le altre Sardine che riempivano le piazze? Sparite.
mail: beppe.boni@ilcarlino.net
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