
L’asilo di Pontecchio nel 1935: dalla sua fondazione la struttura è stata gestita dalle suore, che ora hanno lasciato spazio ad altri operatori
Con una grande torta illuminata da cento candeline, oggi a Pontecchio l’asilo Guglielmo Marconi festeggia con entusiasmo il suo primo secolo di vita nel segno del servizio a una comunità che coi fatti e i numeri dimostra il suo attaccamento a questa scuola dell’infanzia, che oggi conta 60 bimbi che frequentano materna e nido e un’altra quarantina di giovani delle elementari e medie che aderiscono ai servizi del doposcuola. A prendersi cura di una realtà che oggi come allora è affidata alla responsabilità del parroco, 14 collaboratori, tra insegnanti e personale di servizio. Almeno quattro le generazioni attraversate da questa comunità che dal 5 giugno 1925 si occupa della crescita dei figli e della loro educazione.
"La scuola venne fondata nel 1925 grazie all’impegno e alla visione di don Domenico Calzolari, all’epoca parroco di Pontecchio, che per primo sognò nella sua parrocchia una scuola, che ha avuto un ruolo centrale nella crescita e nell’educazione dei bambini e ragazzi del territorio. Le suore che hanno gestito la scuola fin dai primi anni di attività non ci sono più, ma sono state fondamentali nel trasmettere quei valori di solidarietà, educazione morale e senso di comunità che hanno caratterizzato quel progetto educativo", spiegano i tanti ex alunni, insegnanti, genitori, amici della parrocchia che hanno collaborato all’organizzazione della festa in programma oggi a partire dalle 18 col contorno di giochi, ristori, cerimonia, benedizione e inaugurazione della nuova area giochi. "Seppur con una conduzione che oggi si avvicina di fatto a quella di una piccola azienda, ne custodiamo l’anima di sempre – spiega il parroco attuale don Massimo D’Abrosca – con l’intento di contribuire al sostegno delle famiglie nell’ambito educativo secondo i valori evangelici".
g. m.